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Petrarcone: gazebo confiscato in via Garigliano al via la rimozione

10 Dicembre 2014

“Questa mattina è iniziata la rimozione del gazebo abusivo sito sul marciapiede di via Garigliano.” A renderlo noto è stato il sindaco di Cassino, Giuseppe Golini Petrarcone, a seguito dell’inizio dei lavori di rimozioni effettuati dalla squadra manutenzione del Comune. “Si tratta di un bene – ha continuato il sindaco – sottoposto a procedimento di confisca e rimasto abbandonato da anni in attesa dell’assegnazione. Proprio per questo come Amministrazione ci siamo fatti carico del problema, riuscendo ad ottenere le autorizzazione per la rimozione e conseguente custodia di una struttura che era diventato un vero e proprio ricettacolo di rifiuti di ogni natura.

Una situazione su cui bisognava intervenire innanzitutto per ripristinare le dovute condizioni igienico – sanitarie e poi per restituire decoro ad un marciapiede che si trova su una strada, via Garigliano appunto, di ingresso della città.” Sulla questione il consigliere del Pd Igor Fonte ha aggiunto: “aver intrapreso questa azione significa aver iniziato l’iter per restituire decoro ad un luogo della nostra città. Sono orgoglioso come amministratore anche perché proseguiamo, grazie anche al contributo delle Forze dell’Ordine, quel percorso di legalità intrapreso sin dal nostro insediamento.

Proprio per questo, contestualmente all’autorizzazione per la rimozione, abbiamo richiesto anche che il bene venga destinato, una volta assegnato dall’autorità competente, ad opere sociali e culturali.” L’assessore competente Riccardo Consales ha posto l’accento proprio sulla necessità di intervenire per la rimozione della struttura. “Da troppo tempo – ha sottolineato Consales – questo gazebo era un vero e proprio pugno in un occhio. Con la rimozione della struttura si restituisce decoro ad uno degli ingressi principali della città grazie anche all’interesse della Procura competente, nel caso specifico Vicenza, che ha autorizzato la procedura per lo smantellamento e la custodia del gazebo.”