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FERENTINO, IL COMUNE ADOTTA L’ORDINANZA CONTRO LA PROSTITUZIONE

10 Agosto 2017

Pompeo: “Lavoro di squadra con la Prefettura e i Comuni interessati.

Senza sinergia tra gli Amministratori,, provvedimento inefficace”

 

Si concretizza sempre di più l’importante lavoro di coordinamento del territorio e condivisione con gli amministratori locali messo in atto dalla Prefettura di Frosinone per contrastare il fenomeno della prostituzione.

Il Comune di Ferentino, in data odierna, ha emanato l’ordinanza per vietare la presenza di prostitute sul territorio comunale, in particolare nella zona ASI. Nello specifico del provvedimento saranno sanzionati, con pena di natura pecuniaria, non solo i soggetti che offrono prestazioni sessuali, ma anche i clienti.

Tale ordinanza fa seguito ai diversi incontri che si erano tenuti presso il Palazzo della Prefettura nei mesi scorsi, duranti i quali il Prefetto Emilia Zarrilli, insieme agli amministratori dei Comuni interessati dalla presenza di questo fenomeno e le forze di Polizia, avevano concordato un’azione comune di divieti, per rendere più incisivo il provvedimento e garantire allo stesso maggiore possibilità di efficacia.

Nel corso degli incontri era stato anche chiarito come l’emanazione dell’ordinanza da parte delle Amministrazioni comunali, dovesse essere successiva all’approvazione da parte degli uffici della Prefettura e dovesse avvenire in maniera congiunta.

“In piena sintonia con la Prefettura di Frosinone – ha dichiarato il sindaco Antonio Pompeo – abbiamo emanato l’ordinanza antiprostituzione sul nostro territorio. Lo abbiamo fatto condividendo un percorso concordato con la dottoressa Zarrilli e con gli altri Comuni coinvolti. Senza questa unanimità di visione e di azione, infatti, ogni provvedimento da parte delle singole Amministrazioni sarebbe stato inefficace”.

“Si tratta di un atto importante. Un atto forte per cercare di eliminare una piaga come quella della prostituzione e delle conseguenze di natura criminale che determina, senza contare che si tratta di un fenomeno che tocca la dignità delle persone coinvolte, molte delle quali, giovani donne immigrate, subiscono le imposizioni degli sfruttatori. In questo modo tuteleremo anche i cittadini e le aziende che insistono sulla zona della strada Asi e che subiscono una danno da questa presenza”.

“Oltre all’aspetto legato alla specificità del tema prostituzione – conclude il sindaco Pompeo – va sottolineato il valore di un atto e di un percorso che coinvolge diverse amministrazioni comunali, che in maniera condivisa affrontano una criticità e danno risposte sinergiche. Senza questa sinergia e questa coralità infatti il problema non si potrebbe tentare di risolvere. Va da sé infatti che se a vietare la presenza delle prostitute fosse un solo Comune, il problema sarebbe solo spostato di territorio. E’ come se in un coro qualcuno suona la parte del suo spartito fuori tempo, in anticipo o successivamente: ne sortisce una musica stonata. Ecco perché va sottolineato il lavoro fatto dalla Prefettura e la volontà dei sindaci di gestire la delicata questione insieme. Un modello che va utilizzato anche rispetto ad altre problematiche come può essere quella della tutela dell’aria e dell’ambiente. Ragionare facendo squadra ed agire di conseguenza è l’unica strada possibile per le Amministrazioni locali, altrimenti non si ottengono risultati concreti e auspicati”

“Lo ha molto bene evidenziato anche il Questore il lavoro fatto dal coordinamento dei sindaci. Il risultato è dunque corale, non di qualcuno in particolare: èd è questa la novità e soprattutto l’aspetto più importante”.