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Storia

Epoca Romana e Medioevale

Abitata anticamente da popolazioni Celto-Carniche, fu importante incrocio viario tra la pianura padana e il Norico lungo la valle del torrente Arzino e attraverso la vallata del lago dei Tre Comuni. Lungo questi antichi percorsi ai Celti seguirono i Romani, i Longobardi e i Carolingi. L’importanza strategica e commerciale dei luoghi, è testimoniata dai numerosi castelli costruiti in epoca medioevale su precedenti analoghe costruzioni difensive e di controllo del territorio. Di alcuni di questi castelli rimangono notevoli resti; d’origine romana il Castel Raimondo a Forgaria, oggetto di una qualificata ricerca storica che prevede la realizzazione di un parco archeologico di riferimento europeo; d’origine longobarda è il Castello di San Giovanni a Flagogna. Il Parco Culturale di Castelraimondo riunisce le testimonianze archeologiche e storiche di un antichissimo passato in una cornice naturale di grande bellezza, offrendole al pubblico in una agevole passeggiata. Il Zuc ‘Schiaramont (m.441 s.l.m.) domina un largo tratto del Corso del Tagliamento, da Osoppo fino al mare e dalla stretta val d’Arzino, che con un più breve e protetto percorso conduce alla valle del But, alla Carnia ed ai passi alpini. Per la sua posizione elevata e strategica, la cima intermedia del colle fu sede di un villaggio fortificato in epoca preromana (IV sec. a.C.) trasformato poi in fortezza dai romani (I sec. a.C. –V sec.d.C.). Più volte distrutto e ricostruito, nel periodo altomedievale fu rifugio dai pericoli per le popolazioni della pianura, poi sede stagionale per i pastori tornando infine all’uso agricolo nel X sec. d.C.

Secoli precedenti all’unificazione d’Italia e Periodo Napoleonico

Fra il XIII e XIV secolo sulla cima più bassa del colle (m. 428 s.l.m.) denominata ‘Schiaramont , fu un castello, voluto dal patriarca di Aquileia Raimondo della Torre, per contrastare il il rivale castello di Flagogna; dopo molte sanguinose lotte finì incendiato, distrutto e demolito. Con le sue pietre si dice furono costruite le case e le chiese dei borghi di Grap, Sac e Val. Feudo di numerosi Signori del periodo medioevale dopo il 1300 e fino al 1797 fu sottoposto alla signoria dei Savorgnan. Dopo la dominazione di Venezia, nel periodo napoleonico, nel 1806 divenne libero Comune, seguendo le vicissitudini del Friuli e facendo infine parte del regno di Italia.

Il ‘900 fino ad oggi

Durante la ritirata di Caporetto (1917) il Comune fu teatro di diversi episodi, che coinvolsero la popolazione e l’esercito. Dopo il terremoto (1976), che fu impietoso anche con i cittadini e le case di Forgaria, è stata ricostruita con tecniche antisismiche; l’ architettura rurale è ben visibile nella zona di Sompcornino e nei piccoli borghi di Monte Prât, che sono state le meno colpite dal sisma. I principali riferimenti monumentali sono nelle chiese, oltre ad un interessante rassegna di ancone e cippi votivi realizzati anticamente lungo le vie di percorrenza che costellano l’intero territorio Comunale ed è bellissimo scoprirli lungo i sentieri…