Esplora contenuti correlati

La riforma della gestione delle Aree naturali protette in Lombardia

10 Gennaio 2017

Condividi la notizia

Aree naturali protette

La riforma della gestione delle Aree naturali protette in Lombardia

Approvata dalla Lombardia la nuova legge che semplifica la gestione delle aree naturali protette incentivando l’accorpamento volontario tra parchi esistenti

Il Consiglio regionale della Regione Lombardia ha approvato a novembre una nuova legge, la nr. 28, che riforma il sistema delle aree protette regionali (24 Parchi regionali, di cui 13 parchi naturali; 66 riserve naturali; 33 monumenti naturali; 101 parchi locali di interesse sovracomunale e 242 siti di “Rete Natura 2000″) con l’obiettivo di semplificare la gestione, che oggi è affidata a 80 enti gestori, incentivando l’accorpamento volontario tra parchi esistenti.

A tale fine, vengono introdotte 9 macroaree omogenee di riferimento, all’interno delle quali possono essere previste le fusioni.

Ai PLIS (parchi locali di interesse sovracomunale) è consentito partecipare a processi di aggregazione, oppure di richiedere alla Giunta Regionale una propria gestione autonoma.

La legge, che interessa il 25% del territorio regionale, non incide sui livelli di tutela già previsti dalla legge regionale 86/1983, la legge istitutiva dei parchi lombardi, ma tende a semplificare il sistema delle aree protette favorendo l’aggregazione tra aree omogenee.

Va ricordato che la legge regionale 86/1983 istitutiva dei parchi prevede, tra l’altro, che gli organi di gestione (presidente e consiglio direttivo) siano eletti dalla comunità del parco (che è composta dai rappresentanti degli enti locali interessati dall’area protetta).

Per il varo del sistema semplificato previsto in attuazione della legge 28/2016 sono preannunciate tappe serrate: la legge stabilisce  che la Giunta Regionale approvi le linee guida dopo di che  tutti gli enti gestori, entro il 18 aprile, dovranno trasmettere alla Regione una proposta di ambiti territoriali eco-sistemicidella macroarea di riferimento, cioè omogenei,  che la Regione approverà entro il 18 luglio, assieme ai parametri gestionali.

Entro il 18 gennaio del 2018 andrà trasmessa alla Regione una “Proposta unitaria di Razionalizzazione di servizi”, che sarà approvata entro i 6 mesi successivi.

Servirà dunque quasi un anno e mezzo per la nuova strutturazione di gestione delle nuove aree protette.

La legge prevede inoltre che i Parchi dovranno stipulare apposite convenzioni con i Monumenti e le Riserve naturali dei quali diventeranno gestori ed effettuare la ricognizione degli apporti attivi e passivi connessi alla gestione che saranno concordate tra gli enti in fase di subentro.

I Parchi locali d’interesse sovracomunale che oggi hanno un gestore diverso, potranno – entro il 18 febbraio – chiedere di poter proseguire nella gestione autonoma alla Regione, che ha facoltà di riconoscerla, oppure potranno partecipare al processo di aggregazione, affidando all’ente Parco l’esercizio, anche parziale, delle funzioni gestionali e operative.

© ANCI LAZIO

(10 gennaio 2017)

© RIPRODUZIONE CONSENTITA Italian Open Data License 2.0
(indicazione fonte e, se possibile, link a pagina)

Potrebbe Interessarti