Comune di Aquino: Giornata Nazionale degli Alberi. Carta di Identità degli Ulivi donati alle Scuole.
22 Novembre 2018
Salve Ragazzi,
io sono Ulivo, un albero sempreverde molto diffuso nell’area del Mediterraneo e conosciuto soprattutto per i miei frutti, le olive.
Prima di svelarvi il motivo della mia visita alla vostra Scuola, vi racconto qualcosa di me, della mia storia, delle mie caratteristiche e dei miei bisogni.
Sin dalla preistoria, le civiltà che si sono susseguite mi hanno attributo significati importanti: sono considerato simbolo della pace, della longevità, della giustizia e della castità.
Il mio nome compare nella mitologia primitiva e nella Bibbia circa settanta volte.
Omero scelse proprio un gigantesco tronco di olivo per far accecare Polifemo da Ulisse e dai suoi compagni. Il re di Itaca, inoltre, costruì per sé e per Penelope il letto nuziale, scavandolo nel tronco stesso di una possente pianta d’olivo, simbolo di un’unione salda e duratura.
Nell’antica Grecia eroconsiderato una pianta sacra al punto che chiunque fosse sorpreso a danneggiarmi veniva punito con l’esilio. Alle Olimpiadi ai vincitori venivano offerti una corona di ulivo ed un’ampolla d’olio.
Gli antichi Romani, invece, intrecciavano ramoscelli di ulivo per farne corone con le quali premiare i cittadini più valorosi e, secondo la tradizione, i gemelli divini Romolo e Remo nacquero sotto un albero d’olivo.
Mi piacciono le alte temperature e i luoghi soleggiati; resisto alla siccità; temo le zone ventilate, piovose e la forte umidità.Prediligoterreni freschi, ricchi di materia organica e ben drenati.Solitamente vengo impiantato ad inizio primavera o in autunno. Necessito di potatura, ma non ogni anno, per rendere e mantenere regolare la mia forma, favorire la fruttificazione e la raccolta.Ho bisogno dipoca acqua, ma una prolungata siccità può crearmi seri danni. Fiorisco nel periodo di maggio- giugno. A fine giugno compaiono i miei primi frutti, che crescono fino ad agosto e vengono raccolti tra novembre e dicembre, a mano o con appositi macchinari. Temo molte malattie e parassiti. Posso vivere fino a 1000 anni, ma intorno ai 500 anni perdo la capacità produttiva di olive.
Se oggi sono qui è perché voglio festeggiare insieme a voi questo 21 novembre.
Ogni anno, in questa data, in tutte le regioni d’Italia, si mettono a dimora alberi ed arbusti per celebrare la Giornata Nazionale degli Alberi, riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente con la Legge 14 gennaio 2013 n. 10. Contestualmente si svolge nelle Scuole e nei parchilaFesta dell’Albero, promossa da Legambiente dal 2008, giunta, quindi alla 24ᵃ edizione.
Queste iniziative servono a ricordareche noi alberi diamo un contributo indispensabile alla vita, perché assorbiamo anidride carbonica, rilasciamo ossigeno, preveniamo il dissesto idrogeologico, proteggiamo la biodiversità e siamo fondamentali per promuovere la riduzione di emissioni, la protezione del suolo, il miglioramento della qualità dell’aria, la valorizzazione delle tradizioni legate all’albero.
Quest’anno Legambiente dedica la Festa dell’Albero all’accoglienza e alla solidarietà, affinché, come gli alberi, questi valori possano mettere radici forti e profonde in voi e fermare le ondate di razzismo ed intolleranza, purtroppo diffuse.Appartenere ad una cultura diversa non è una vergogna né una colpa: coloro che provengono da un paese straniero non sono estranei, sono persone con le quali potete arricchirvi, imparando da loro tutto quello che non conoscete. Spesso hanno storie difficili che li conducono lontano dalle loro famiglie: accoglieteli con generosità e disponibilità, affinché possano sentirsi di nuovo a casa. Come io metterò radici nella vostra Scuola, voi permettete all’accoglienza e alla solidarietà di mettere radici in voi. Iniziando ad accogliere me: su,trovatemi una dimora nel vostro cortile!
E ricordatevi di volgere lo sguardo verso di me, di controllare come cresco, se ho bisogni particolari e di rispettare l’ambiente, affinché sia io che voi possiamo conservarci in buona salute.
Buon lavoro!
Aquino, 21 novembre 2018
L’Amministrazione Comunale