“Dopo la perdita di ruolo da parte delle Province per via della legge Delrio – evidenzia l’associazione Seraf – questo è un modo per riconoscere la responsabilità dei territori nel portare avanti i programmi di sviluppo turistico attraverso la costituzione di Associazioni pubblico-private. Già alcune DMO sono state finanziate e stanno sperimentando la propria funzionalità partecipando a fiere nazionali di promozione turistica assieme alla Regione Lazio.
In vista dell’ufficializzazione del finanziamento accordato, il comune di Piedimonte San Germano, scelto dalla compagine che si è costituita come comune “Capofila”, ha avviato il processo per portare il gruppo dei Comuni e degli altri Enti aderenti a costituire la DMO entro il mese di Novembre. Questo è il tempo concesso per completare l’iter amministrativo necessario e mettere così in condizione la neo costituita DMO in grado di recepire il cofinanziamento regionale. L’Associazione sarà iscritta in quelle del Terzo Settore e prenderà il nome di DMO Terra dei Cammini”.
“Il suo obiettivo sarà quello di attivare tutte quelle iniziative di promozione turistica che il territorio può esprimere grazie a tre attrattori di base che il nostro territorio fortunatamente possiede: l’enorme patrimonio archeologico, la tragica storia della Seconda Guerra mondiale e la presenza di importanti Cammini come quello di San Benedetto che parte proprio da Montecassino. Poi vi è da considerare che dai nostri Comuni passa la Via Francigena del Sud (variante Casilina) che è un Itinerario culturale Europeo” – afferma il sindaco di Piedimonte San Germano, l’avv. Gioacchino Ferdinandi.
La nuova DMO contiene otto Comuni (Castrocielo, Aquino, Villa Santa Lucia, Piedimonte San Germano, San Vittore del Lazio, Sant’Elia Fiume Rapido, Viticuso e Vallerotonda), il Liceo Classico e Artistico di Cassino e undici Enti privati (Associazioni, Imprese, ProLoco, ecc.). Essa ha poi la sponsorship di UNICAS, di ANACLAM (i laureati di UNICAS), della Sovrintendenza e della Società Italiana di Ergonomia della Regione Lazio.
“La maggior parte dei Comuni aderenti fa parte dell’Associazione SER.A.F. – dice il presidente dell’Associazione, il dott. Maurizio Gabriele – Altri Comuni della nostra Associazione sono aggregati in altre DMO secondo un’antica articolazione che abbiamo messo a punto fin dal 2007. Ciò ci consente di sviluppare una strategia di sviluppo turistico vincente che tiene conto proprio delle caratteristiche distintive dei singoli territori presenti nella provincia di Frosinone e che sono circoscritti dai nostri Comuni”.
Ogni DMO prevede la presenza di un Destination Manager (DM). Egli ha il compito di accompagnare il processo di costituzione della DMO e supportare lo sviluppo del programma di promozione stabilito nel progetto approvato dalla Regione. Per la DMO Terra dei Cammini questo ruolo è assegnato al dott. Renato Di Gregorio che è stato insegnante in UNICAS e da vent’anni segue le vicende dell’Associazione SER.A.F. “Effettivamente sul territorio del frusinate vanno operando più DMO, la fortuna è che i DM lavoreranno assieme sia per scambiarsi le buone pratiche e sia per presentarsi come sistema unico sul mercato turistico internazionale. Lo dimostra il fatto che, ad esempio, alla BMTA (Borsa Mediterranea del turismo archeologico) che si è tenuta a Paestum alla fine di ottobre, la nostra DMO, che sta per nascere, e la DMO dell’Alta Ciociaria, che già funziona da un anno, sono state assieme ospitate nello Stand della Regione Lazio”.
La prima riunione di coordinamento si è tenuta nella sala consigliare di Piedimonte a San Germano, sia in presenza che in call. Il sindaco di Aquino, Libero Mazzaroppi, e gli altri Amministratori che hanno partecipato alla riunione assieme ad un gruppo di altri enti aderenti hanno peraltro auspicato che, da qui al momento della sottoscrizione dell’Atto costitutivo e dello Statuto della nuova DMO, prevista per la fine del mese di novembre, altri Comuni e anche altri Enti privati possano entrare nella compagine esistente. Ciò vale sia per coloro che fanno già parte di altre DMO e sia per coloro che non ne fanno parte. Ciò garantisce che l’integrazione tra esse avvenga anche sul piano politico oltre che tecnico.