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Lotta biologica al cinipide del castagno

23 Maggio 2016

IMG-20160521-WA0001LOTTA BIOLOGICA AL CINIPIDE GALLIGENO DEL CASTAGNO
Nella mattinata di venerdì scorso ad Arpino si è tenuta un’iniziativa finalizzata alla tutela del patrimonio castagnicolo, negli ultimi anni danneggiato dall’infestazione da Dryocosmus kuriphilus, l’insetto comunemente conosciuto come cinipide del castagno che da qualche tempo sta compromettendo il naturale ciclo biologico delle piante di castagno con formazione di galle, le escrescenze contenenti le larve del temibile fitofago.
Il lancio, effettuato su un sito rispondente a determinate caratteristiche per un’area di circa 50 mq, è stato realizzato in collaborazione con il Servizio Fitosanitario della Regione Lazio che ha fornito 10 provette contenenti l’insetto utile Torymus sinensis per un totale di 120 femmine e 70 maschi rilasciati i quali, una volta insediati, andranno a contrastare il cinipide del castagno e i suoi effetti dannosi per la flora e non solo (uno tra tutti il calo della produzione di miele di castagno per ridotta produzione di fiori femminili).
“Per il terzo anno consecutivo il Comune di Arpino – dichiara l’assessore al Commercio e Attività Produttive Valentina Polsinelli – ha promosso la lotta biologica al cinipide galligeno del castagno, l’imenottero responsabile della riduzione della produzione dei frutti e dei disseccamenti sempre più estesi su molte zone del nostro territorio. Il controllo biologico rappresenta una valida azione a tutela del patrimonio boschivo perché il recupero produttivo dei castagneti è favorito senza ricorrere a prodotti chimici pericolosi per l’ambiente, il Torymus infatti è un antagonista naturale del cinipide e ne controlla la diffusione nutrendosi delle larve deposte all’interno delle galle. Per assistere a una consistente ripresa dello sviluppo vegetativo degli alberi bisognerà attendere qualche anno, pertanto continueremo a monitorare la situazione con controlli periodici nella convinzione che difendere i boschi di castagno è importante non solo per l’integrità dell’ecosistema locale ma anche dal punto di vista paesistico “.