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I CASALI DI BUTERA – MONTE DESUSINO

Per la sua posizione il monte domina la costa Gela-Licata-Agrigento. Lo scavo effettuato nel Piano della città ha messo in evidenza l’esistenza di molta ceramica preistorica, greco-romana (specie quella relativa alla seconda metà del IV Sec. a.C.) con mura di cinta per tutto il contorno, con tre porte ed una postierla e due torri, il basamento di un edificio sacro e un tracciato di strade ortogonali dell’impianto urbano. Si riconosce anche esserci stato un villaggio indigeno ellenizzato e fortificato durante il VI sec. a.C. Su Fazzello riscontriamo che Bute, distaccatosi dal regno di Bebrica, se ne venne in Sicilia ove sposò la Regina Licastra. Un’altra leggenda ci fa conoscere che da Bute Re Indigeno e da Venere nacque Eruche; e Callia, storico siracusano, ci dice che nella contrada Diliella e Gurgazzi, ove esistono sorgenti di acqua solfuree, sulla pietrosa cima del monte Desusino vi è una città, Ibla Minima. Eruche tradotto in italiano vuol dire, di sopra, cioè in alto, che in siciliano significa “susu”, e rispecchiando l’usanza siciliana di rendere al diminuitivo il nome della contrada, arriviamo a “disusino”, cioè Desusino (Ibla Herea,).