STORIA DEL COMUNE
La Storia
Butera sorge sopra un monte a 402 metri sul livello del mare a 14°,111 di longitudine Est e a 370,157 di latitudine Nord.
Posta su uno sperone roccioso che domina la piana di Gela e poco distante dalla costa meridionale dell’Isola, Butera fu tra le città più importanti della Sicilia del Medioevo. Ricca, popolosa e ben fortificata, la Butirah degli Arabi divenne, con i Normanni, sede di una contea in mano alla più potente famiglia lombarda venuta al seguito della terza moglie di Ruggero. Magnificata da Idrisi, venne distrutta nel 1161 da Guglielmo I per essere stata centro dell’opposizione baronale anti-monarchica. Ripopolata con gli Svevi, fu a lungo contesa fra Angioini e Aragonesi.
Nel 1543, per aver sconfitto il pirata Barbarossa, Ambrogio Santapa, Branciforti fu nominato principe di Butera, che rimase fino all’800 il principale titolo feudale della Sicilia.
Oggi, l’illustre passato di Butera è testimoniato soprattutto dall’impianto urbanistico medievale, dai cospicui resti dell’antico castello e da chiese e opere d’arte tra XVI e XIX secolo. Si presenta a forma di bisaccia capovolta. Ha un’incantevole posizione con un pittoresco panorama che si estende intorno.
I suoi confini sono: a Nord Mazzarino, ad Est Niscemi e Caltagirone, a Sud Ovest-Nord-Ovest Riesi e Ravanusa. Ha una superficie di circa 30.000 ettari che si estende in 62 contrade: Aguglia, Barretta, Birrinciolo, Cancidderi, Caporale, Cataldo, Chiappara, Cinquegrani, Commenda, Consi, Croce, Donna, Falconara, Finocchiara, Fiume Grande, Fiume di Mallo, Fontana, Fontana Calda, Guallarà, Inviata, Isabella, Iudichella, Lago, Lenza, Mezzomilione, Millitarì, Monaco, Montagna, Monte Gricuzzo, Nostra Donna, Pantano, Passarello, Pergola, Perni, Piano della Fiera, Pispisella, Presa, Priorato, Punturo, Purgatorio, Reccuratolo, Ricolizie, Rizzuto, Rizzuto Gallarà, San Cusumano, San Francesco di Paola, San Giovanni, San Giorgio, Santa Maria dell’Alto, Santa Caterina, San Pietro, Saracena, Seggio, Sgricciolo, Sotto San Rocco Spinello, Talai, Tenutella, Travacca, Turco San Pietro, Vergine Maria, Vespa, Zottomortillo.
Vi scorreva il più importante fiume, il Disueri, ove è la Diga del Disueri; questo fiume nasce da Piazza Armerina e nella pianura geloa assume il nome di Fiume Gela.
Il Territorio
Il territorio di Butera è ricco di torrenti: Burgio, Carruba, Zai, Comunello. Quest’ultimo serpeggia sinuosamente ai piedi della collina sulla cui cima sorge Butera e la circoscrive dal lato Nord e Nord-Est e sfocia nel Mar Mediterraneo era chiamato da Edrisi “Marsa Buthiro” Porto di Butera. Molte erano le sorgenti di acqua potabile. Esistevano due fonti di acqua minerale una nel feudo di Suor Marchesa, l’altra a Passarello. A queste acque furono attribuite qualità medicamentose, specialmente per la malattia della pelle. Acque solfuree erano le acque della Mukulufa (Makluf = terra contenente silicio), ove esisteva la zolfara di Mukulufa, che produceva 1.680 tonnellate di zolfo annue, (1839). A Mukulufa esistette il Casale omonimo.
Il clima
Il clima a Butera non è molto costante e spesso è variabilissimo, rigido nell’inverno e notevolmente caldo in estate. I venti predominanti sono: il greco ed il levante. I prodotti predominanti sono: i cereali, il vino, le mandorle, l’olio, gli agrumi, la frutta. Oggi si è perduto il prodotto della liquirizia.