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RUBRICA ALLA SCOPERTA DI CAPRANICA: LA VICCINELLA – PARTE UNO

15 Novembre 2019

La Viccinella. Se un visitatore, superato il ponte dell’orologio entra per la prima volta in Piazza crocì ed imbocca la viuzza a sinistra, può sinceramente credere di essere misteriosamente piombato in un’altra epoca lontana. Le modeste case tutte in fila le une addossate alle altre, le finestrelle occhieggianti sempre adorne di gerani e di panni stesi ad asciugare, i gradini fuori dalle porte… in un silenzio irreale diffuso sui muri di tufo che lasciano trasparire in alto spicchi di cielo luminoso. Il mondo rumoroso e frenetico è altrove. Non è qui.

Via della Viccinella con tutta probabilità è la strada più antica di Capranica, un percorso di crinale che cammina lungo la cresta delle tre collinette lungo le quali lentamente si sviluppò il nostro paese. In alcuni stemmi antichi vengono in effetti raffigurati due o tre monti stilizzati con una torre e un fiumiciattolo che attraversa un verde prato sotto i raggi di un sole dorato, dove pascola la capretta. La torre richiama certamente la rocca primitiva, in seguito trasformata nel castello degli Anguillara, che occupava, a detta anche del Petrarca (ospite del conte Orso nel gennaio febbraio 1337) il punto più alto e scosceso del monte delle capre; l’altro rilievo potrebbe essere appunto la Viccinella, e il terzo piazza VII Luglio, in passato divisa dalle altre due alture da una depressione, colmata ed edificata quando nel 1500 fu costruita la nuova strada, oggi via degli Anguillara.

Osservando la piantina del centro storico si nota infatti che l’andamento rettilineo dell’antica via subisce un’improvvisa interruzione all’altezza del pittoresco Vicolo forno di mezzo, ma una volta portava diritta alla piazza, il centro (secondo una ricostruzione del prof. Cataldi) di un avamposto militare romano. Al di là di uno dei due maestosi palazzi elevati lungo il nuovo percorso, in Vicolo dell’ortaccio, si apre una insospettata ampia porta carraia (ora invasa e quasi sbarrata da costruzioni successive) con i suoi begli archi e il vasto androne, in asse con via della Viccinella.

Il toponimo Viccinella, è lecito pensare derivi da via vicinalis, la via che conduceva al vicus l’agglomerato abitato da contadini e pastori (castrovecchio). Quest’angolo suggestivo di Capranica è ricco di sorprese e merita di essere contemplato con passione, senza fretta… Ne riparleremo.

 

Si ringrazia Antonio Sarnacchioli