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D’Alessandro: “Isola pedonale a Natale e Capodanno”

9 Dicembre 2016

Il sindaco di Cassino, Carlo Maria D’Alessandro, ha disposto il blocco del traffico nel centro cittadino per i giorni 25 dicembre e 1 gennaio.

“In merito al dibattito nato sulla stampa locale e relativo al blocco del traffico nel centro voglio specificare che l’isola pedonale, che la passata gestione amministrativa ha deciso di sospendere durante tutte le festività natalizie, sarà invece, mantenuta, quest’anno nei giorni 25 dicembre e 1 gennaio – ha dichiarato D’Alessandro.

Tutto ciò, a scanso di equivoci, non è frutto dello studio che è stato fatto dai professori Buonanno e Russi per conto dell’UNICLAM e del comune di Cassino, che, invece, ha affrontato le criticità derivanti dall’inquinamento atmosferico in merito alle emissioni di polveri PM 10 e polveri ultrafini in relazione alla stesura del Piano Urbano per il Traffico. Le isole pedonali a cui fanno riferimento i due docenti, infatti, sono quelle “permanenti” da cui si può trarre beneficio attraverso una rivisitazione completa della viabilità. Personalmente ritengo che non si possa preservare una porzione di territorio attraverso il blocco e spostare il problema nelle zone al di fuori dell’isola pedonale. Dunque, una corretta battaglia per la qualità dell’aria passa dalla possibilità di indicare isole pedonali permanenti associate ad un piano urbano del traffico adeguato, a una programmazione dei parcheggi e ad una pianificazione della viabilità cittadina. E’ ovvio che tutto ciò non può essere fatto in tempi brevissimi.

Per altro, sebbene le PM 10 siano la misurazione più sostanziale che viene eseguita, non sono solo queste che la norma prevede di controllare. Ci sono, infatti, anche i metalli pesanti: arsenico, nickel, cadmio e benzoapirene. Lo studio elaborato dai Prof. Buonanno e Russi afferma che l’inquinamento da traffico sul tutto il territorio comunale è pari al 25% mentre non supera il 12% all’interno del centro urbano. Il resto è tutto residenziale e soltanto una parte minimale è relativa all’inquinamento industriale. Tutto ciò per quanto concerne le PM 10. Il dato interessante e preoccupante è che le polveri ultrafini, che sono nocive per la salute dell’essere umano più delle PM 10, raggiungono addirittura il 97% derivanti dal traffico, ma non sono di controllo da parte di normativa specifica a livello nazionale. Tali valori non sono di certo risolvibili con un dieci giorni di isola pedonale al mese.

Inoltre, c’è da fare una differenziazione: una cosa è la quantità di polveri che emettono le sorgenti ed un’altra è l’impatto che invece hanno sulle persone, perché dipende tutto dalla vicinanza di quest’ultime alla fonte. Questi sono i chiarimenti che si dovevano per dare il giusto peso allo studio compiuto dai docenti dell’UNICLAM, fatto, in primis, per permettere la stesura di un piano urbano per il traffico, che si dovrebbe basare, infatti, non solo sullo specifico valore delle PM10, che sono solo una parte del problema, ma sull’intero studio della qualità dell’aria”.