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Parco Archeologico “Casinum”

Via Montecassimo, 0,8 km

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L’Area Archeologica di Cassino, che sorge lungo la strada che collega il centro urbano all’Abbazia di Montecassino, con l’annesso Museo rappresenta la traccia più evidente dell’antica Casinum dei romani. Dell’antica città si possono ammirare, oltre ai resti delle mura poligonali, il Teatro, il Mausoleo di Ummidia Quadratilla e l’Anfiteatro, che è il monumento più importante di questa area archeologica.

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L’Anfiteatro Romano di Cassino fu costruito nel I secolo d.C. per volontà di Ummidia Quadratilla, come ricorda una lapide rinvenuta nel 1757 dalla quale si evince che la stessa matrona fece costruire a sue spese anche un tempio del quale non è rimasta traccia.

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L’Anfiteatro, come del resto le altre costruzioni di questo tipo rinvenute in diverse città di epoca romana, veniva utilizzato per i ludi gladiatori, ovvero dei combattimenti all’ultimo sangue che avevano come protagonista uomini, ma anche belve feroci. L’architettura dell’Anfiteatro e la presenza di grosse sorgenti d’acqua nel territorio di Cassino, fanno supporre che fosse utilizzata anche per battaglie navali, attraverso un sistema che permetteva di riempire d’acqua parte della struttura.

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Antica Via Romana

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Riportato alla luce negli anni ’50 del Novecento, il tratto di strada che attraversa la zona sud-orientale dell’area archeologica di Cassino ci permette di poter ammirare il lastricato che anticamente copriva le antiche vie romane. I basoli, di questa strada che collegava Casinum alla via Latina, sono sistemati a schiena d’asino, per permettere così un rapido deflusso delle acque, considerando la larghezza della strada ed in base alle tracce lasciate dal passaggio dei carri si suppone che non permettesse l’incrocio nei due sensi di marcia. Lungo questa strada sono state rinvenute le lapide funerarie che ora sono esposte al Museo Archeologico.

Lapidarium

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Il Museo è stato costruito negli anni ’60 all’interno dell’area archeologica di Cassino. Grazie ad un finanziamento della Cassa per il Mezzogiorno la sua costruzione ha portato anche alla scoperta di alcune strutture che facevano parte dell’antica area urbana. Si tratta in prevalenza di iscrizioni e frammenti architettonici, che sono stati inglobati nella struttura e oggi sono visibili in quello che viene chiamato Lapidarium.

Nel giardino antistante l’ingresso del Museo, invece, troviamo le due epigrafi funerarie provenienti dalla zona dove si trovava la necropoli e relative a due seviri augustali, entrambi liberti. Iscrizioni, databili tra il I e il II secolo d.C., che rappresentano l’unica testimonianza dell’esistenza nel municipio di Cassino di un collegio di seviri augustali.

Tomba di Fabullo

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Le varie campagne di scavo che si sono succedute nel corso del tempo intorno all’area dell’Anfiteatro Romano di Cassino hanno portato alla luce diversi sepolcreti. Si tratta in prevalenza di tombe di epoca romana, ma non mancano reperti risalenti all’Età del Ferro.

I sepolti, inumati, erano posti direttamente sulla terra o sul fondo roccioso, coperti da lastre di pietra calcarea e ciottoli. I corredi funerari, sono composti prevalentemente da vasellame in impasto e oggetti personali, che consentono di stabilire il sesso del defunto.

Tomba di Ummidia Quadratilla

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Incorporata nelle mura dell’antica Cassino troviamo la Tomba di Ummidia Quadratilla, la matrona romana che nel I secolo d.C. fece erigere a proprie spese l’Anfiteatro Romano ed un tempio, di cui non è rimasta traccia, anche se per qualche studioso potrebbe trattarsi dello stesso mausoleo. Per lunghi secoli si è pensato che questo monumento funerario fosse di origine etrusca. La struttura è a croce greca con bracci simmetrici e con una volta perfettamente circolare.

Per poter accedere al mausoleo bisogna contattare la direzione del Museo Archeologico.

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