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Cari concittadini,

23 Marzo 2020

Cari concittadini,

da qualche settimana l’Italia e, ormai, il mondo intero è impegnato in una lotta senza quartiere contro un nemico invisibile ma subdolo e devastante, il coronavirus o covid-19. Ognuno di noi sta cercando di fare la sua parte perché, come in tanti ripetono, questa lotta si può vincere solo “uniti” e “insieme”.

In queste ore il mio pensiero e, ne sono sicuro, anche il vostro va a tutte le donne e gli uomini che stanno garantendo i servizi essenziali medici, infermieri e altro personale impegnato negli ospedali o nel trasporto degli ammalati. Loro sono i nostri eroi che si stanno prodigando, senza sosta, per curare chi è stato colpito da questo nemico che vuole distruggerci. Accanto a loro, però, c’è tutto un altro mondo che in qualche modo sta assicurando i servizi essenziali. Penso a tutto il mondo del volontariato, dalla protezione civile a quanti sono impegnati nei servizi socio-assistenziali, ai religiosi che continuano ad essere presenti nei luoghi del dolore e della sofferenza, alle forze dell’ordine e di polizia, al personale dei vigili del fuoco, all’esercito, ai giornalisti presenti h24 per raccontare i fatti, a quanti lavorano nei servizi pubblici che continuano a svolgere il loro compito con le dovute misure di protezione e sicurezza, agli operai che lavorano nelle fabbriche di farmaci o di beni alimentari di vario genere e a tutti gli altri che sono di supporto a mantenere gli attuali livelli di servizi: dalla raccolta dei rifiuti, al trasporto dei materiali e al trasporto pubblico sia su gomma che su ferro ecc. Lo so ci sono tanti altri servizi che ogni giorno ci aiutano a vivere e a vivere bene. Siamo una società complessa. Penso per esempio ai commercianti di beni alimentari e alle loro commesse, alle farmacie, ai medici di base, ai benzinai e a quanti altri non hanno potuto restare a casa. Pensiamo anche alla filiera agricola e silvo-pastorale, al mondo dei servizi postali e bancari, agli insegnati che dalle loro case continuano a mantenere un filo di contatto con i loro alunni e studenti. Al mondo universitario che non si è fermato.

Questo virus ci sta mettendo a dura prova. Molti stanno subendo perdite molto importanti e significative ma ho fiducia che ne usciremo e lo faremo insieme. Dopo che tutto sarà passato, però, tutti e tutti insieme dobbiamo pensare a come ridare forza a chi ha subito danni, nessuno deve restare indietro, nessuno.

Questa esperienza sta facendo riscoprire al mondo il grande valore della solidarietà e della fratellanza. Abbiamo compreso che questo è un grande villaggio globale completamente interconnesso. Non ci sono barriere, confini che il virus non ha oltrepassato. Ha viaggiato da un capo all’altro del mondo entrando anche nei villaggi più sperduti.

C’è ancora tutta un’altra parte della società bambini e anziani che ognuno a suo modo da un contributo. I bambini, che sono il nostro futuro e le nostre speranze che ogni giorno ci aiutano a sgomberare i pensieri dal negativo e gli anziani, forse i più colpiti, che con la loro presenza ci trasmettono memoria, saggezza e, spesso, coraggio. Alcuni di questi sono soli ma vedo che siamo riusciti a costruire ovunque una rete di vicinanza straordinaria. Questo virus ha fatto emergere la nostra parte migliore, la nostra vera identità. Quando questa emergenza finirà dobbiamo conservare questo spirito e riempirne il mondo.

Da parte nostra (mi riferisco all’Amministrazione Comunale) siamo qui, presenti in tutte le 24 ore del giorno e pur avendo una piccola struttura abbiamo ottimizzato l’organizzazione integrandola con l’aiuto e il sostegno dei volontari della protezione civile. Stiamo cercando di fare la nostra parte. Spero che prestissimo anche a Castelforte arrivino guanti. Infine rinnovo l’invito alla responsabilità e al rispetto delle regole che ormai conosciamo tutti a memoria.

Un grande abbraccio a tutti e andiamo avanti con forza e coraggio.

Il vostro Sindaco Giancarlo Cardillo