Chiesa di San Biagio
Così chiamata perché dedicata al patrono della città, oltre che agli apostoli Pietro e Paolo; è la chiesa più antica di Anticoli di Campagna, ma non si conosce la data della sua costruzione. Si sa che nel 1000 apparteneva ai monaci benedettini di Subiaco, che nei loro viaggi per Montecassino vi effettuavano la sosta e il cambio dei cavalli. Successivamente passò ai monaci Florensi del Monastero di S. Maria della Gloria di Anagni. Si hanno ancora memorie in alcune bolle pontificie di Pasquale II (1114), Alessandro III (1161), e di Clemente III (1189). Nel sec. XVII per iniziativa del vescovo di Anagni Mons. Antonio Seneca, trovandosi la chiesa arcipretale fuori le mura del castello e disagevole per i cittadini, si decise di costruirne una dentro le mura (Collegiata di S. Pietro Apostolo). Gli anticolani non abbandonarono però la vecchia chiesa posta fuori le mura, anzi la restaurarono e la ampliarono su modulo barocco mantenendo alcuni particolari della struttura originaria e la dedicarono a S. Biagio, patrono della città. Tra gli arredi della chiesa spicca il bellissimo affresco raffigurante la “Madonna con il Bambino” del sec. XIII di scuola giottesca. L’acquasantiera in pietra è ricavata dal capitello di una colonna romana, proveniente dalla villa di Nerone nella valle di Subiaco. Più recenti due pregevolissime tele: “San Lorenzo che battezza S. Ippolito” del pittore romano G. B. Speranza (1600-1640) allievo dell’Albani; “Madonna con Bambino tra S. Francesco e S. Agostino” di Giuseppe Cesari (1568-1640) detto Cavalier d’Arpino. I due quadri, restaurati dalla Soprintendenza ai Beni Culturali per il Lazio, provengono dalla chiesa romana di S. Lorenzo in Fonte in via Urbana, 50.