La Storia
L’attuale Chiesa parrocchiale, edificio ad una sola navata con cappelle laterali, è il prodotto di continue modifiche succedutesi nei secoli e culminate nel quasi totale rifacimento (per quanto riguarda la parte architettonica) avvenuto tra gli anni 1922 e 1933. Conserva due acquasantiere del 1511 e del 1671, un altare marmoreo settecentesco con le statue dell’Annunciata e dell’Arcangelo Gabriele, nel quale furono collocate, nel 1772, le reliquie dei Martiri Bonifacio e Vittorio.
FotoChiesa L’altare ha preso posto del precedente, cinquecentesco, parte in legno e parte in pittura; i documenti lo ricordano come un trittico in legno dorato a due ripiani al centro dei quali stanno le statue della Madonna con Bambino e dell’Eterno Padre, ai lati le pitture dei S. Pietro Martire e S. Giovanni Evangelista, S. Rocco e S. Urbano (in alto) e delle Ss. Agata e Brigida (in basso).
Era quindi simile all’antico altare della parrocchiale di Remanzacco ed infatti l’autore era lo stesso, Bernardino Blaceo, intagliatore e pittore udinese, qui operoso intorno alla metà del XVI secolo. I quattro dipinti con i sei Santi nominati sono rimasti e testimoniano delle buone capacità dell’artista. L’antico portale della chiesa, ora posto sul fianco sinistro, è opera datata 1506 e firmata da Giovanni Antonio Pilacorte: ha un malandato tondo con la Madonna con Bambino in bassorilievo nella lunetta e stipiti e architrave decorati con ben sedici testine di putti alati.
Nella Chiesetta di S. Giovanni in località Sottoselva, altarolo in pietra con figure in bassorilievo di Madonna con bambino nella lunetta e di S. Giovanni Battista con il donatore Donato Tiritello nella pala. Le parti figurate sono dipinte, fatto eccezionale nel mondo scultoreo friulano, ma non infrequente nelle opere del lapicida Carlo da Carona; cui può essere attribuito l’altare datato 1536.
La Chiesa di S. Odorico al Tagliamento, ricordata fin dall’XI secolo, ha una bella abside semicircolare con finestra a tutto sesto strombata; sguanci lavorati, ed un antico affresco con S. Cristoforo in facciata (XIV secolo). La chiesa conserva quattro dipinti settecenteschi raffiguranti gli Evangelisti, recentemente restaurati. La tradizione orale li vuole dono fatto alla chiesa, tra Sette ed Ottocento, dalla famiglia carnica dei Cortolezzis: sono attribuiti al pittore Nicola Grassi (Formeaso 1682-Venezia 1748)