
Frosinone, la città ricorda il bombardamento dell’11 settembre.
11 Settembre 2025
Bombardamento .
Descrizione
L’11 settembre 1943 rappresenta una data incisa profondamente nella memoria storica della città di Frosinone. Tra l’11 settembre 1943 e il maggio 1944, la città subì 56 bombardamenti, che rasero al suolo l’80% del tessuto urbano. Al termine del conflitto, Frosinone risultò essere il capoluogo di provincia più devastato in Italia in rapporto al numero di abitanti e al patrimonio edilizio. A ciò si aggiunga il terribile tributo pagato dalla città in termini di vite umane.
La distruzione non risparmiò nemmeno il Palazzo comunale, cuore civile e istituzionale della città. Per diverso tempo, la sede municipale fu ospitata in edifici provvisori fuori dal centro storico, fino a quando – nel 2021 – l’allora amministrazione comunale, con l’acquisizione dell’edificio dell’ex Banca d’Italia, ha restituito a Frosinone e ai suoi cittadini, con la sede di Palazzo Munari, il simbolo di un ritorno alle radici e della capacità di ricostruzione della comunità.
I bombardamenti furono talmente violenti da impressionare persino i militari canadesi: il 31 maggio 1944, i soldati del Loyal Edmonton Regiment comunicarono al proprio comando: “La città è vuota e in rovina!”. Quelle parole fotografarono una città annientata, ma non piegata dalla barbarie e dall’orrore della guerra.
“L’11 settembre – ha dichiarato il Sindaco di Frosinone, Riccardo Mastrangeli – è una data che unisce memoria e identità. Ricordiamo il dolore, la distruzione, le vittime innocenti, ma allo stesso tempo celebriamo la forza di una comunità che, pur colpita così duramente, è stata capace di rinascere dalle macerie, guidata dai valori che sarebbero poi stati consacrati nella nostra Costituzione: libertà, solidarietà, giustizia, democrazia. Oggi, nel rivolgere il nostro pensiero a quanti persero la vita e a chi contribuì alla ricostruzione della città, riaffermiamo il nostro impegno a custodire questa memoria come patrimonio condiviso, affinché le nuove generazioni comprendano il prezzo altissimo della guerra e l’importanza della pace.
La commemorazione dell’11 settembre acquista un significato ancora più forte nell’attualità, segnata da conflitti e tensioni in diverse parti del mondo. Il ricordo della nostra storia – ha sottolineato il Sindaco – ci insegna che la guerra non è mai una soluzione, ma sempre tragedia e distruzione, violenza e sopraffazione, da condannare fermamente. La memoria dell’11 settembre 1943 non appartiene solo al passato, ma deve essere trasmessa come monito vivo e presente. Perché ricordare significa educare, costruire coscienza civile, rafforzare il senso di appartenenza e di comunità. Il nostro compito – ha concluso il Sindaco Mastrangeli – è quello di far vivere questa memoria ogni giorno, nel modo stesso in cui costruiamo la nostra città: una comunità che rifugge l’odio e la violenza, che si fonda sulla solidarietà e sulla giustizia sociale, che trova nella pace il proprio valore più alto”.