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Seminario sviluppo Locale e Aree Interne

16 Settembre 2015

Nell’ambito di Expo, il Censis e A.A.Ster sono stati incaricati da Padiglione Italia di svolgere una attività di animazione, accompagnamento e coinvolgimento dei territori e delle Regioni verso Expo, dove rappresentarsi e rappresentare le biodiversità, le molteplici geografie dello sviluppo e le loro criticità, utili per “continuare a cercare e continuare a capire” come dar senso e significato al tema interrogante; Nutrire il Pianeta Energia per la Vita.

Con il protagonismo delle Regioni che si sono aggregate per temi, sono stati già realizzati forum di riflessione in Expo su tematiche dell’acqua, del paesaggio, della qualità della vita e su territori emblematici come l’Appennino, la frontiera mediterranea e le migrazioni. Infine sono state riunite in Expo le esperienze significative dei GAL. Stiamo inoltre affrontando il tema dei protagonisti dello sviluppo, dal mondo giovanile all’economia agricola e agroindustriale del Paese.

Temi, forum e racconti territoriali continueranno nei prossimi mesi.

Questo lavoro si è incrociato, anche su indicazione del Ministro Martina, con il lavoro del Dipartimento per la Coesione e di un gruppo di Ministeri sulla Strategia per le aree interne, che ha preso le mosse dalla “diversità” dei territori di una parte rilevante del paese lontana da servizi fondamentali per ricostruire le condizioni di cittadinanza che consentano di mantenerli attraenti per la vita quotidiana e il lavoro.

Combinando analisi quantitativa e focus group sul campo sono state selezionate circa 60 aree (di 30mila abitanti ciascuna) ora impegnate nella costruzione di strategie per l’agro-alimentare, la cultura e il turismo e per il miglioramento dei servizi di scuola, salute e trasporto. Dall’incontro fra questi due impegni è nata l’idea di convocare un seminario di lavoro e riflessione partendo dai temi Territorio e Sviluppo Locale, invitando chi, a cavallo del secolo, ha praticato, teorizzato, ideato, insegnato e governato queste due parole chiave dello sviluppo.
Il riferimento al passaggio di secolo non tragga in inganno.

Ci interessa che cosa è stato e cosa resta ma soprattutto il COSA SARA’, DI QUESTI TEMI che, senza presunzione, riteniamo un utile contributo che le scuole e le pratiche territoriali del sistema paese Italia possono dare alla Carta di Milano che Expo consegnerà al segretario generale dell’ONU al termine del grande evento.

I lavori sono stati coordinati da Cesare Vaciago, con la partecipazione di Giuseppe De Rita, Fabrizio Barca, Aldo Bonomi. 

I lavori proseguiranno il 26 ottobre ad Expo in  una nuova giornata che coinvolgerà  gli  attori e i protagonisti del territorio per “continuare a cercare e continuare a capire” il territorio e lo sviluppo che verrà.