Esplora contenuti correlati

Montesegale : borgo d’arte e di cultura. Sabato 19 settembre 2015 ore 18,00.

16 Settembre 2015

Nella splendida cornice del Museo d’Arte Contemporanea del castello medioevale di Montesegale, in Oltrepò pavese, si apre sabato 19 settembre alle ore 18 la mostra “Sol Levante e Terre del sole”. Si tratta di un evento espositivo e multimediale che vuole legare il terribile terremoto dell’11 marzo 2011, il più forte mai registrato in Giappone con quello di Giampilieri (Messina) del 1° ottobre 2009 in cui un pezzo della Sicilia orientale sperimentò quanto la natura possa essere terribile quando decide di scatenarsi e niente è stato predisposto per scongiurare la tragedia. Lo scopo: una denuncia ma anche mostrare come sia possibile “Nutrire il pianeta” attraverso l’impegno culturale e artistico.

L’evento viene realizzato in collaborazione con il Museo del Fango di Messina creato dall’artista Michele Cannaò dopo l’alluvione del 2009 che causò decine di vittime. Cannaò, subito dopo la tragedia, volle segnare un momento di svolta e chiamò a raccolta artisti, scrittori, giornalisti, poeti e musicisti affinché donassero una loro opera che diventasse patrimonio del costituendo Museo da far sorgere nelle terre del disastro. Un luogo di confronto tra le arti e di riscossa civile. Ed è proprio la sottolineatura di Michele Cannaò: “L’arte può individuare il senso civile della vita e anche le relazioni tra artisti: l’effetto domino”.

La mostra si articola su tre “momenti” legati tra loro da un “effetto domino” e il primo, ideata da Vittorio Ferri, si chiama appunto Domino 1. Approda a Montesegale dopo la presentazione alla Biennale di Venezia e consta di venti opere: nove artisti intervengono con due opere, ciascuna delle quali diventa, a cascata, la conseguenza dell’opera precedente e offre l’incipit per l’opera successiva, fino a chiudere il ciclo con l’artista iniziale.

Da sinistra a destra, in Domino01 si “inseguono” le opere di: Togo, Sara Montani, Cannaò, Alvaro, Ignazio Moncada, Augusto Sciacca, Susan Post, Alberto Venditti, Sonja Aeschlimann, Togo.

Un’opera corale, il Domino01, dal taglio internazionale grazie alla presenza di un’artista statunitense (Post) e una svizzera (Aeschlimann).

 Il secondo “momento” si intitola “Sette artisti del Sol Levante”: 14 opere di 7 artisti giapponesi, sette donne, che tornano in Italia in occasione della mostra a Montesegale: Atsuko Otsuka; Jun; Kazuko Misawa; Mari Kono; Toshiko Tochihara; Masami Okada (Pen2) e Megumi Sakakibara.

La mostra è patrocinata dal Consolato del Giappone di Milano.

La terza tappa del percorso si intitola “Container Lab”. L’originale installazione consta di 7 mini-gallerie volanti che approderanno anche in varie città lombarde durante Expo. L’esposizione raccoglie un’opera per ciascun artista: Bonfanti, Cannaò, Chiesa, De Leo, Negretti, Gep, Gibellini, Montuschi, Maezzi, Milo, Racconi, Togo, Vannetti.

Infine viene presentata una piccola rassegna del corposo patrimonio artistico del Museo del Fango, che lascia definitivamente Messina per stabilirsi in Lombardia dove continuerà il suo lavoro. In mostra 12 delle oltre cento opere donate dai vari artisti italiani e stranieri al Museo: Alvaro, Gioxe De Micheli, Dario Fo, Giuseppe Migneco, Sara Montani, Pippo Spinoccia, Emilio Tadini, Togo, Pippo Galipò, Claudio Militti, Loris Drago, Enzo Rizzo, Mahnaz.

Da Messina anche una piccola ma potente personale di scultura con 6 opere dell’artista Sara Teresano.

Una rassegna di fotografie e video di Gianmarco Vetrano, Beppe Magazzù e Roberto Bonaventura racconterà un viaggio tra sogno e realtà, immaginario onirico e impegno sociale intorno alla tragedia di acqua e fango di una natura in rivolta che il 1° ottobre 2009 distrugge cose e uomini nel versante ionico della provincia di Messina, in quella che i Greci chiamavano Kaló Neró (Terra delle Belle Acque).

L’inaugurazione sabato 19 settembre alle ore 18 con un concerto di musiche giapponesi tradizionali e contemporanee con Shoko Nakahara (soprano e danzatrice, accompagnata al pianoforte da Shizuka Sakurai.

La mostra è visitabile fino al 18 ottobre il sabato e la domenica dalla 15 alle 18.

“La mostra rientra nel progetto “Montesegale Borgo d’arte e di Cultura” – spiega il sindaco Carlo Ferrari – che nasce dall’esigenza di animare la vita del Comune attraverso una serie di attività ed eventi coordinati per valorizzare il patrimonio culturale e naturalistico e le potenzialità, anche turistiche, del territorio. L’Amministrazione per preservare e comunicare i valori dell’intera comunità ha individuato tematiche specifiche sulle quali incentrare un complesso di eventi ed interventi volti sia alla cittadinanza sia al turismo per incentivare la rinascita comunale, attraverso processi decisionali partecipati, politiche di crescita sostenibile, momenti di approfondimento culturale”.