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STRATEGIA NAZIONALE AREE INTERNE – ALTO OLTREPO LOMBARDO

15 Gennaio 2017

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STRATEGIA NAZIONALE AREE INTERNE: NUOVA OPPORTUNITÀ PER L’ALTO OLTREPÒ

Con la nuova programmazione europea per il periodo 2014-2020 Stato e Regioni hanno deciso di sostenere lo sviluppo delle aree più fragili del territorio italiano attraverso la “Strategia Nazionale Aree Interne” che trova le sue radici all’interno delle politiche di coesione territoriale. Proprio all’interno di queste “politiche di coesione” si è affermato in modo chiaro ed univoco la necessità di una nuova strategia avente il fine di invertire la tendenza al declino del territorio lavorando su alcuni importanti ed imprescindibili ambiti di sviluppo: crescita e formazione dei giovani, ambiente, produzioni agroalimentari, recupero e riqualificazione del patrimonio edilizio. In quest’ottica di rilancio Regione Lombardia, nel corso della giunta del 18 Novembre, con D.g.r. 18 Novembre 2016 – n. X/5799, ha individuato l’area Alto Oltrepò – Appennino Lombardo come prima classificata nella graduatoria per la selezione delle Aree Interne, termine col quale si va ad indicare aree di dimensione sovra comunale caratterizzate da isolamento geografico, calo demografico e bassi livelli nei servizi di trasporto pubblico, sanitari e scolastici (servizi essenziali di cittadinanza).
Nell’ ambito dell’ “Appennino Lombardo – Oltrepò Pavese” i Comuni interessati da questo nuovo progetto attraverso il quale si invita il territorio ad una co-progettazione volta a costruire nuove prospettive di sviluppo ed azioni materiali sono: Varzi (Comune capofila – sindaco Gianfranco Alberti Presidente della Comunità Montana Oltrepò Pavese) Bagnaria, Borgoratto Mormorolo, Brallo di Pregola, Fortunago, Menconico, Montesegale, Ponte Nizza, Rocca Susella, Romagnese, Ruino, Santa Margherita di Staffora, Val di Nizza, Valverde, Varzi, Zavattarello tutti appartenenti alla Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese ente individuato per il monitoraggio delle attività.
L’area di progetto Alto Oltrepò conta 10.951 abitanti e 394,32 Km quadrati ed è caratterizzato da due insiemi di comuni: un primo raggruppamento composto dai territori della Montagna Appenninica che si estende a sud della linea Varzi – Zavattarello comprendendo le alte Valli Staffora e Tidone ed un secondo raggruppamento composto dai territori dell’Alta Collina che si estende dal Torrente Ardivestra alla linea che congiunge Varzi con Pietragavina e Zavattarello. L’Alto Oltrepò è il cuore dell’Appennino delle 4 Province (Alessandria, Pavia, Piacenza, Genova), pertanto si presenta come un territorio dal quale si diramano molteplici flussi che seguono i propri corsi d’acqua e la propria montagna per unire le Terre Alte con i centri metropolitani delle Regioni del Nord – Ovest.
Ugo Parolo, Sottosegretario di Regione Lombardia ai Rapporti con il Consiglio Regionale, Politiche per la Montagna, Macroregione Alpina (Eusalp). ha dichiarato: “Regione Lombardia crede nelle Aree Interne e nella Strategia Nazionale Aree Interne che, con risorse Regionali, Europee e Nazionali, punta sulle aree più fragili del territorio per percorrere tracciati innovativi di sviluppo socio economico locale”

Le aree interne sono una opportunità per il paese: aree isolate, lontane dai principali centri urbani con servizi alla cittadinanza spesso non adeguati e per questo spesso con dinamiche demografiche sfavorevoli ma, contemporaneamente, aree ricche di risorse ambientali (idriche, agricole, forestali e paesaggistiche), risorse culturali (beni archeologici, insediamenti storici, abbazie, piccoli musei, centri di mestiere), risorse sociali ed economiche che se opportunamente valorizzate possono essere un valido strumento e contributo alla crescita dell’Italia.  Un’ occasione importante, una innovazione e sperimentazione promossa da Stato, Regioni e Territori, ma anche una sfida importante che l’Alto Oltrepò ha accettato sicuro di poter riportare al centro le Sue eccellenze ed il Suo territorio.  In data 10 gennaio ’17 si è tenuto nel Comune di Varzi presso il “Centro Servizi Terre Alte – P.za Fiera 26/A” l’incontro di avvio inerente la Strategia Nazionale Aree Interne (percorso di co- progettazione per la strategia di sviluppo dell’Alto Oltrepò Pavese).
Entro fine anno dopo la fase di co-progettazione e di definizione della “Strategia Aree Interne Alto Oltrepo” ci sarà la stipula di un Accordo di Programma Quadro (APQ) a cui partecipano “l’Agenzia per la coesione territoriale, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Ministero della Salute, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero delle Politiche Agricole, alimentari e forestali e le altre amministrazioni centrali eventualmente competenti per materia, nonché la Regione di riferimento ed il soggetto capofila del partenariato di progetto locale (Comune di Varzi), finalizzato a stabilire gli impegni delle parti nella gestione della strategia aree interne.
L’APQ dovrà contenere, per ciascuna area progetto, l’indicazione specifica degli interventi da attuare, i soggetti attuatori, le fonti finanziarie poste a copertura, i cronoprogrammi di realizzazione, i risultati attesi e i relativi indicatori.
Andrea Casarini, per Informazione Indipendente, ha sentito il parere di alcuni Sindaci interessati a questo nuovo progetto di valorizzazione del territorio dell’Alto Oltrepò Pavese.

Carlo FerrariSindaco Comune di Montesegale e Vice-presidente Comunità Montana Oltrepò Pavese

Andrea Casarini: Il Comune di Montesegale appartiene alla Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese ed è costituito da numerosi piccoli centri distribuiti sul fondovalle e sui due versanti della Valle Ardivestra. Quale l’importanza di questo progetto per il territorio dell’Alto Oltrepò e quali sono gli argomenti salienti in discussione in questa prima fase di co- progettazione?

Carlo FerrariIl 19 Maggio 2016 il comune Capofila di Varzi assieme agli altri Comuni interessati si è candidato al bando di selezione indetto da Regione Lombardia per la selezione di 2 nuove Aree Interne. Un progetto importante che ha, come scopo primario, quello di sviluppare azioni concrete tese ad invertire la tendenza al declino del Nostro Territorio lavorando su precisi ambiti di sviluppo: crescita e formazione dei giovani, ambiente, recupero e riqualificazione del patrimonio edilizio, coesione sociale ed infrastrutturazione tecnologica. Con oggi inizia un importante ed impegnativo percorso di co-progettazione, della durata di un anno, volto alla costruzione di una strategia di sviluppo sul medio-lungo termine (2017-2023) che vedrà il coinvolgimento non solo degli amministratori locali ma, soprattutto, degli “innovatori” presenti sul territorio nei diversi settori: scuola, mobilità, agricoltura, sanità, turismo ecc.. Fondamentale, ai fini della buona riuscita del progetto, è che “l’Alto Oltrepò” parli una sola lingua ed agisca in modo coordinato nella riscoperta delle Sue eccellenze e potenzialità sviluppando concretamente le idee migliori e dando definitivamente un calcio al passato al vecchio sistema di gestione delle risorse.

Mattia FranzaSindaco Comune di Bagnaria

Andrea Casarini: Anche il Comune da Lei amministrato, posto sulle colline della Valle Staffora, rientra nel progetto di sostegno e sviluppo voluto da Regione Lombardia. Quale il Suo giudizio e come deve muoversi il territorio dell’Alto Oltrepò affinché questa nuova strategia abbia successo ?

Mattia Franza: Il mio giudizio sulla Strategia per le Aree Interne è molto positivo. Questi fondi saranno linfa per lo sviluppo del territorio sempre più martoriato dallo spopolamento, dal dissesto idrogeologico ed alla difficoltà nell’erogazione dei servizi da parte degli Enti a causa delle carenze di risorse. Per il Nostro Appennino questo progetto può essere l’occasione per avviare processi di innovazione territoriale aventi l’obiettivo di sviluppare i servizi, con particolare attenzione verso i giovani, attraverso il consolidamento delle attività produttive locali ed il miglioramento delle infrastrutture.

Christos ChlapanidasSindaco Comune Brallo di Pregola

Andera Casarini: Battesimo ufficiale per l’Oltrepò Pavese della Strategia Nazionale Aree Interne. Questo programma, finanziato con risorse UE e della Legge di Stabilità per la parte relativa ai servizi, ha come presupposto base quello di far emergere una nuova visione di sviluppo di un territorio che deve invertire rotta puntando sulla vocazione agricola ed agroalimentare. Quale il Suo giudizio e quali le opportunità per il Comune da Lei amministrato?

Christos ChlapanidaLa Strategia Nazionale Aree Interne rappresenta per il nostro Comune e per tutto l’Oltrepò una opportunità di riscatto. Le indicazioni che abbiamo avuto fin dai primi momenti sono state chiare: non si tratta di investimenti a pioggia svincolati dai risultati. Ci saranno opportunità per valorizzare le eccellenze agroalimentari del nostro comune (le patate, la molana, i vari prodotti del sottobosco, funghi, tartufi, ribes lamponi e qualche new entry come lo zafferano). Il tutto tenendo ben presente quella che è stata nel passato la vocazione delle nostre terre: il turismo e la valorizzazione del territorio. L’anno scorso la riserva naturale “Le Torraie” del monte Lesima è stata riconosciuta dalla Regione Lombardia e a breve ci sarà la candidatura a SIC (Sito di interesse comunitario). Anche questo un grosso riconoscimento per il Nostro territorio. Quindi non dovremo inventarci nulla di nuovo: mettere solo a reddito quelle che sono le nostre ricchezze. Sarà importante fare rete con gli altri comuni coinvolti e vendere un “brand” che ad oggi è poco valorizzato come l’alto Oltrepò Pavese. Il Brallo negli anni d’oro del boom economico era visto come una meta turistica ambita. Dobbiamo, grazie alla SNAI ed alle assistenze tecniche che ci seguiranno in questo percorso, rileggere il territorio e le sue ricchezze e dare una chiave di lettura moderna alle nostre peculiarità in modo che il Brallo ritorni “appetibile” come negli anni 60. Non sarà un percorso facile ma grazie al contributo di tutti mi aspetto grossi risultati.

Andrea Casarini (InformazioneIndipendente)