Il Ponte Betenda
La potenza dell’azione erosiva delle acque del Buthier si evidenzia nella profonda forra della Betenda, ubicata 200 m. al disotto della Tornalla. Le acque di fusione dl ghiacciaio delle Grandes Murailles, con il sostanzioso apporto di numerosi altri torrenti glaciali minori, hanno scavato nello gneiss una stretta gola profonda 54 m.
Da tempo immemorabile il fenomeno naturale ha preso il nome di Betenda, italianizzazione forse di Bétein, in omaggio all’ardito corteggiatore della castellana di Oyace. La leggenda vuole anche che il Bétein abbia spiccato il salto da una sponda all’altra per sfuggire alla cattura. Il ponte che attualmente unisce le due sponde del Buthier è in muratura e fu costruito nel 1688.
Quando ci si appoggia al parapetto del ponte, un senso di smarrimento assale il visitatore: la stretta voragine pare portare direttamente nelle viscere della terra.