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Oyace – leggende

Alcune leggende “colorano” il paesaggio di Oyace.

Due giovani corteggiatori della castellana furono inseguiti dal signore d’Oyace arrivati all’orrido solo uno dei due, il giovane Béteind, ebbe il coraggio di saltare e si salvò. L’altro venne cosparso di sale e dato in pasto, legato, ad un gregge di pecore che lo leccarono fino alla morte. Nel punto del salto venne costruito un ponte chiamato ora Ponte della Betenda.

Ancora la castellana è la protagonista della leggenda che la vuole caritatevole e prodiga verso i bisognosi. Il signore d’Oyace cercò di impedirle di uscire dal castello, ma alla castellana bastava posare la mano sui lucchetti di ferro perché si aprissero. Alla fine il signore desistette quando incontrata la dama per strada le chiese la natura del contenuto del cesto lei dichiarò e mostro i fiori che portava, e alla richiesta di appuntarne due sul cappello, la signora acconsentì. Al rientro al castello il signore si accorse che sul cappello vi erano due pagnottelle.