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Il Paese

Il territorio si estende longitudinalmente da San Vito di Fagagna, Coseano e Fagagna, fino a San Daniele e Majano, a cavallo delle colline della cerchia più avanzata che costituiscono l’anfiteatro morenico del Tagliamento.
La parte collinare del territorio è di una bellezza naturale incomparabile: dalla sommità del Col Roncon (m240) si gode di un doppio panorama; a sud la vista si espande su tutta la pianura friulana e nelle giornate più serene e limpide si intravedono i grattaceli di Lignano ed il mare, mentre a nord si ammira l’arco delle Prealpi Carniche con la piana di Majano e Osoppo e sullo sfondo il conoide di Gemona dominato dal monte Cjampon e dai monti circostanti.
Tutta la parte collinare del comune di Rive d’Arcano è caratterizzata da profonde incisioni e avvallamenti, in fondo ai quali scorrono piccoli e limpidi corsi d’acqua, il torrente Patoc e il Corno che scorre nell’antico alveo del Tagliamento.

Inoltre il territorio è percorso dal Canale Ledra e dal Canale di Giavons, nonché dalla Roggia dei Molmi, corsi d’acqua che tutti insieme costituiscono un tracciato di canali artificiali di circa 20 km di estensione, lungo i quali esistono centrali elettriche, battiferro e molini, mentre nelle acque si pratica una intensa attività di pesca da parte di numerosissimi appassionati pescatori sportivi. In questo contesto morfologico costituito da terrazzi, rilievi e dolci pendii, verdi prati si alternano a boschetti spontanei ricchi di piante d’alto fusto e cedue, con molti esemplari di tiglio, rovere, quercia, castagno, carpino, frassino, acacia, ontano, piante che fanno da cornice ad uno splendido scenario che invita alle passeggiate per goderne e scoprirne la bellezza.
Il Comune da parte sua, al fine di proteggere questo patrimonio paesaggistico, ha posto nel Piano Regolatore rigidi vincoli che tutti sono tenuti a rispettare.

La parte pianeggiante del territorio è invece destinata all’agricoltura, attività che un tempo era la componente economica principale, ma la natura arida del territorio che posa sul materasso alluvionale non assicura raccolti remunerativi, in particolare nelle annate siccitose.
Nella Valle del Corno si hanno invece raccolti da record, dopo che questi terreni sono stati riordinati e irrigati a pioggia, favorendo la mono-cultura di mais e soia.

Un’altra attività abbastanza diffusa nel comune è l’artigianato nei vari settori di servizio e di produzione: questa attività, con il settore pubblico, il terziario e l’attivismo delle molteplici associazioni culturali sportive e ricreative completano la composita realtà del Comune di Rive d’Arcano.