Il Forte di Color Roncone (1915 – 1917)
Il forte Col Roncone era parte della linea difensiva del Medio Tagliamento. Trasferito nel 2000 dal demanio militare al Comune di Rive d’Arcano, è stato oggetto di un finanziamento “Obiettivo 2” per il recupero e la valorizzazione turistico culturale.
L’edificio viene eretto per fasi tra il marzo 1944 e il gennaio 1912. All’inizio del 1913, con decreto reale su proposta del Ministero della Guerra, viene determinata la servitù militare intorno alla fortificazione e nello stesso tempo l’opera ha il suo “battesimo di fuoco” nell’ambito di esercitazioni. Nel periodo tra le due guerre il forte viene usato come deposito di materiale militare trasportato dalle caserme di Udine, mentre durante l’inverno ’44 – ’45 è occupato dai partigiani che operano nel settore collinare. Dopo la seconda guerra mondiale viene utilizzato per addestramenti e nel 1989 la 12a Direzione Genio Militare “a causa del pericolo rappresentato dai ruderi” ordina al 76° Battaglione fanteria meccanizzata “Napoli”, che aveva in consegna l’opera, di posizionare filo spinato intorno ai fossati.
L’opera consiste in un banco di calcestruzzo alla prova non armato a due piani, circondato da un sistema di fossati a più livelli, non emergente dal terreno circostante su tre lati, dal quale sporgevano quattro bocche di fuoco, installate in pozzi a pianta circolare. Negli intervalli tra i pozzi si trovano le riservette per il munizionamento ed un ampio corridoio di servizio. La galleria inferiore distribuisce gli alloggi per gli ufficiali e per la truppa, la camera di medicazione, i depositi di munizioni, l’impianto elettrogeno e i servizi.
Il progetto di recupero, redatto dall’architetto Roberta Cuttini, è di tipo conservativo e prevede un sistema di opere volte ad arrestare il degrado e a garantire una nuova fruizione nel totale rispetto delle caratteristiche storico architettoniche dell’edificio.