Borgo Vodice, San Donato e Zona Nord, tre nuovi asili nido comunali nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. La Giunta approva i progetti di fattibilità tecnico-economica
19 Febbraio 2022
La Giunta comunale ha approvato i progetti di fattibilità tecnico-economica per la realizzazione di nuovi asili nido comunali nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dato mandato al Sindaco di presentare l’istanza di finanziamento.
Tre i progetti deliberati che riguarderanno altrettante zone del territorio comunale: Borgo San Donato, per un importo totale di 995mila euro, la Zona Nord, le cui opere richiederanno un investimento di 580mila euro e Borgo Vodice, dove si procederà alla riconversione dell’edificio dell’ex scuola elementare per una somma complessiva di 220mila euro.
“E’ un obiettivo ambizioso ma assolutamente possibile grazie alle opportunità offerte dal PNRR, che i Comuni devono sapere cogliere con un atteggiamento proattivo e lungimirante, integrando le necessità dei territori ed eventualmente andando a colmare le lacune che scaturiscono da bisogni sempre nuovi e crescenti – commenta il sindaco Gervasi – L’idea di realizzare tre nuovi nido a Sabaudia è in linea con gli obiettivi strategici di questa Amministrazione, per la quale tra l’altro l’edilizia scolastica ha da sempre rivestito un carattere di priorità, e vuol dire prima di tutto dare un impulso importante al cosiddetto welfare familiare, andando ad implementare la ricettività degli asili nido presenti sul territorio comunale e di conseguenza a garantire un sostegno importante alle famiglie di lavoratori in termini educativi, fin dai primi anni di vita dei bambini”.
Le istanze di finanziamento verranno presentate nell’ambito della “Missione 4 – Istruzione e Ricerca – Componente 1 – Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle Università – Investimento 1.1. “Piano per gli asili nido e scuole dell’Infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia”, finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU”.