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Casa Museo Lotti, prosegue la catalogazione di opere e documenti

15 Gennaio 2021

Più di 4mila documenti tra lettere, carte e appunti. Circa 10mila opere tra sculture, pitture e oggettistica di interesse storico-artistico, oltre a 10mila pezzi tra volumi e libri rari. E’ questo, a grandi linee, il patrimonio della Fondazione Casa Museo Dilvo Lotti, di proprietà del Comune di San Miniato, per il quale è in corso un complesso lavoro di catalogazione.
“Abbiamo iniziato nel mese di luglio scorso affidando l’incarico alla storica dell’arte Daria Gastone, alla quale contiamo di affiancare molto presto anche un’altra persona – spiega il presidente della Fondazione Casa Museo Dilvo Lotti e direttore dei Musei Civici, Lorenzo Fatticcioni -. A lei il compito di catalogare i documenti, la mobilia e l’oggettistica di interesse storico-artistico, mentre per la parte relativa ai libri, ci avvaliamo della collaborazione con l’associazione Moti Carbonari, grazie alla quale abbiamo creato un gruppo di lavoro che coordinerò io, dedicato proprio a questa parte. Tutti i materiali saranno schedati, fotografati ed inseriti in due database distinti (uno per i libri e uno per il resto delle opere) che, una volta terminata l’opera di catalogazione, saranno messi in rete”.
“L’impegno di questa catalogazione riguarda innanzitutto la tutela del patrimonio locale – spiega la storica dell’arte Daria Gastone -. Molti dei documenti che sto valutando sono relativi alle numerose iniziative del pittore Lotti, impegnato tutta la vita nella valorizzazione del patrimonio artistico locale, sui quali sono spesso annotati schizzi o disegni a corredo, un archivio nell’archivio, che ogni volta racconta sempre qualcosa di nuovo”.
Fino alla conclusione di tutto l’inventario delle opere e dei numerosi materiali, che può richiedere da uno a due anni, la Casa-Museo non potrà infatti essere aperta al pubblico. “Nel bilancio 2020 abbiamo stanziato eccezionalmente altri 10mila euro per la catalogazione, in modo da poter avere un’altra persona in affiancamento e sveltire la procedura, arrivando a concludere l’inventario della proprietà già alla fine dell’anno – dichiara l’assessore alla cultura Loredano Arzilli -. Sappiamo bene che non è un lavoro semplice e che è fondamentale per poter pensare di organizzare iniziative che, a quel punto, possano far parte di un percorso culturale perfettamente inserito nel contesto cittadino. Trovare queste risorse è stato un impegno grande, reso possibile dall’aver dovuto eliminare molte delle iniziative culturali che ogni anno mettiamo in campo: il Covid ha sacrificato la cultura, e noi abbiamo cercato di darle respiro attivandoci in altri modi. E uno è stato proprio quello di destinare le risorse ad un lavoro forse poco evidente all’esterno, ma estremamente importante per l’attività di tutta la nostra Fondazione – e conclude -. Questo è un passo importante con cui, come amministrazione, vogliamo far crescere una realtà nella quale crediamo e abbiamo investito molto, perché è fondamentale per la nostra città. Da qui si parte per dare una vita lunga e piena di attività alla Casa-Museo Lotti, un luogo magico, un dono a San Miniato, che vogliamo rendere di nuovo visitabile e accessibile”.