Esplora contenuti correlati

Filo d’identità, presentato il programma della quarta edizione del festival

12 Giugno 2025

Quarta edizione di Filo d’identità. Svelato il programma con tante novità. 

Descrizione 

Letteratura, musica, cinema, poesia, teatro. Ma anche incontro e dibattito per parlare di generi, di corpi, di identità, di popoli, di guerre, libertà e resistenze. Torna il Festival letterario Filo d’identità, giunto quest’anno alla quarta edizione. Un progetto di Arci Valdarno Inferiore che vede la direzione artistica di Stefano Colli e Kendra Fiumanò e che coinvolge i territori di Montopoli in Val d’Arno, Fucecchio, San Miniato e Pontedera. Con il sostegno fondamentale di Unicoop Firenze, sia nella sua sede centrale che nelle sezioni territoriali, Cassa di Risparmio di San Miniato, Acque Spa, Sebach e Donati Engineering; e con il supporto delle librerie indipendenti Equilibri, Vivo!, Blume, Rinascita, Roma. Saranno protagonisti grandi ospiti di fama nazionale e nuove voci del panorama letterario e musicale. Quest’anno inoltre il festival sarà supportato dalla Regione Toscana ed interagirà con altri due importanti festival legati al territorio: il Festival “Ponte di Parole” del Comune di Pontedera, e “Musicastrada Festival” che da 25 anni porta musica e concerti al tramonto nella provincia di Pisa. Il programma è stato presentato ieri mattina, 11 Giugno, nell’aula didattica del Bosco di Montopoli.

«Siamo contenti di aver organizzato e messo in piedi ancora una volta questa grandissima opportunità culturale per il territorio — dichiarano gli ideatori Stefano Colli e Kendra Fiumanò —. Stiamo cercando di creare più rete possibile con le realtà e le istituzioni. Quest’anno sarà un festival articolato: ricorderemo Michela Murgia, parleremo di Palestina, di corpi, queerness, legalità e Resistenza». Il festival vede da sempre il riconoscimento e il supporto delle Sezioni Soci Unicoop Valdera e Valdarno inferiore e la sede centrale fiorentina: «La nostra cooperativa ha sempre ritenuto opportuno sostenere fin dalla nascita un festival letterario come filo d’identità “ il quale pone, come condizione primaria della sua esistenza , il racconto delle varie identità che compongono gli strati sociali delle nostre comunità . Identità e persone: due categorie imprescindibili rispetto alla nostra natura cooperativa».

Presente anche la settima arte grazie alla collaborazione con Arci Valdera all’interno della programmazione del Cinema Sotto le Stelle. Il territorio diventa protagonista, intrecciandosi con l’azienda Tesorino, le artigiane del Borgo di Montopoli per gli allestimenti Euphoria Artigiana e Arte e Fiori, e Fucecchio Servizi. Il festival partirà lunedì 7 luglio da Fucecchio, passerà per San Miniato e Pontedera, e si concluderà con tre serate a Montopoli in Val d’Arno. La serata conclusiva si terrà all’interno dell’Aula Didattica Unicoop nel Bosco di Montopoli.

«Un festival che unisce le province di Pisa e Firenze, coinvolgendo i Comuni di Montopoli in Val d’Arno, San Miniato, Fucecchio e Pontedera, che parla alle giovani generazioni e coinvolge volontarie e volontari under 35, promuovendo dialogo, ascolto e incontro – ha detto in conferenza stampa l’assessora regionale Alessandra Nardini –. Quest’anno, per la prima volta, la Regione Toscana ha deciso di sostenere concretamente questo importante appuntamento, cresciuto moltissimo in queste quattro edizioni. Un riconoscimento al valore sociale e culturale di una manifestazione che coniuga bellezza, impegno civile e partecipazione attiva. Ringrazio la direzione artistica, l’ideatrice Kendra Fumanò e l’ideatore Stefano Colli, il team di ragazze e ragazzi, le Amministrazioni comunali, Arci Valdarno Inferiore, Unicoop Firenze, le librerie autonome, gli sponsor e tutte le realtà che collaborano alla riuscita di questo evento. Filo d’identità è un intreccio di pensieri, voci e visioni di cui abbiamo sempre bisogno».

Tutti gli appuntamenti saranno gratuiti ma con prenotazione sul portale Eventbrite. Si comincia il 7 luglio con un doppio appuntamento a Fucecchio: Michela Panichi presenta “La Cecilia” (Nottetempo) in dialogo con Stefano Colli e Kendra Fiumanò e Gabriele Cavallini presenta “Cuoio” (Einaudi). Il giorno successivo, sempre a Fucecchio ci sarà l’incontro con Chiara Tagliaferri in dialogo con Giulia Muscatelli. «Collaboriamo a questo festival per rafforzare la sua crescita anche in altri comuni. Crediamo che sia importante per offrire un confronto aperto e libero sui temi che affronta il festival — hanno detto la sindaca di Fucecchio Emma Donnini e l’assessora Sabrina Mazzei –. Una bella occasione per mettere insieme tante istituzioni pubbliche e finanziatori privati. Un modo per rimettere al centro la promozione della lettura e fare della lettura un momento di svago, di festa in cui possa uscire dalle librerie e dalle biblioteche per invadere le piazze».

Si parlerà di corpi e di politica il 9 luglio a San Miniato quando Fumettibrutti presenta “Tutte le mie cose belle sono rifatte” (Feltrinelli, 2024) in dialogo con Flavio Nuccitelli. A San Miniato ci sarà anche un’anticipazione del festival Musicastrada con un incontro con Veronica Lucchesi della Rappresentante di lista. «Questo festival, nato dal basso, si sta trasformando sempre di più in una realtà importante dal punto di vista culturale e sociale, sia per il nostro territorio, sia anche per quelli limitrofi perché va da Pontedera a Empoli, coinvolgendo tutto il Valdarno e di questo non possiamo che esserne contenti e contente – commenta l’assessore alla cultura del Comune di San Miniato, Matteo Squicciarini -. Promuove un’offerta notevole anche dal punto di vista culturale, esplorando diverse forme espressive; quest’anno a San Miniato verrà presentato il libro di Fumettibrutti ‘Tutte le mie cose belle sono rifatte’ e poi Veronica Lucchesi ci racconterà la sua esperienza cinematografica con ‘Gloria’, il film diretto da Margherita Vicario. Diverse forme espressive dunque, per esplorare il concetto dell’identità, facendo diventare l’arte parte integrante di un percorso che portiamo avanti grazie ad una serie di iniziative che si svolgono durante tutto il corso dell’anno. L’obiettivo è quello di aiutare i giovani ragazzi e le giovani ragazze a capire qual è la propria identità e ad esprimersi – e conclude -, un’identità che è sessuale ma anche di libertà, possibilità di autodeterminarsi e di trovare un proprio posto nel mondo. Questo festival rappresenta un tassello in più nel percorso di educazione della comunità, una comunità educante che ha necessità di essere educata a certe tematiche. Ringrazio Kendrà Fiumanò e Stefano Colli per lo straordinario lavoro e l’impegno che mettono per portare avanti questo prezioso festival».

A Pontedera ci sarà l’intreccio con il cinema. Giovedì 10 luglio Giuliana Sgrena presenta “Me la sono andata a cercare” (Laterza) in dialogo con Simonetta Sciandivasci e la proiezione del film “Il Nibbio” di Alessandro Tonda (Notorious Pictures). E la colazione con l’autrice, sabato 12 luglio, Carolina Capria che presenta “Maestre. Disobbedire e ascoltare se stesse grazie a cinque scrittrici” (HarperCollins).
«Grazie a Filo d’Identità e al legame che si è creato con il Festival Ponte di Parole sono nate connessioni importanti – ha aggiunto l’assessore alla cultura di Pontedera Francesco Mori –. Un’occasione per Pontedera di guardare e affacciarsi anche al Valdarno, oltre alla Valdera, ma soprattutto la possibilità di costruire una cultura d’area, grande valore aggiunto per poter parlare di cuore pulsante di un intero territorio».

Identità, guerra e resistenza sono al centro degli incontri di Montopoli. Venerdì 11 luglio Aldo Simone presenta “L’isola dei femminielli” (Fazi Editore) in dialogo con Beatrice Salvioni. A seguire si parlerà di Palestina con Emanuela Crosetti e la sua “Palestina nonostante. Viaggio in Cisgiordania.” (Exòrma) e Tära live acustico. Il giorno successivo sarà di scena la musica di Simone Matteuzzi con il live acustico: “Invito a colazione” e Teresa Ciabatti con il suo libro “Donnaregina” (Mondadori) in dialogo con Gaja Cenciarelli. Gran finale domenica 13 luglio albosco di Montopoli con lo spettacolo di poesia orale e performativa di e con Gloria Riggio.
«Oggi siamo nella bellissima aula didattica all’interno del bosco di Montopoli, progetto di Unicoop, ringrazio gli organizzatori per aver scelto questo posto – ha detto la sindaca di Montopoli Linda Vanni –. Un luogo nato all’incirca insieme al festival Filo d’Identità. Auguro agli organizzatori e alle organizzatrici che questa manifestazione possa essere proprio come questi alberi che abbiamo intorno che giorno dopo giorno, edizione dopo edizione stanno crescendo sotto i nostri occhi. A Montopoli il festival parlerà di pace, di conflitti, di generi grazie per continuare a creare spazi di incontro e confronto».

La partecipazione è gratuita con prenotazione obbligatoria dal sito ufficiale Filo d’identità – Incontri, storie, corpi 

Fonte Ufficio Stampa del festival Filo d’identità