Due nuove strade intitolate a due donne: Fedra Neri Farolfi e Teresa Mattei
28 Ottobre 2025
Fedra Neri Farolfi e Teresa Mattei le due figure femminili a cui saranno intitolate due strade del comune, due vie parallele alla Tosco Romagnola.
Descrizione
Restituire voce e visibilità alle donne che hanno contribuito, in tutti i campi, a migliorare la società. E’ questo il senso ultimo delle due future intitolazioni che riguardano due strade del territorio comunale di San Miniato, una scelta che nasce dalla volontà espressa dalla precedente composizione della Commissione per le pari opportunità, che l’amministrazione ha accolto e portato avanti. Saranno Fedra Neri Farolfi e Teresa Mattei le due figure femminili a cui andranno quindi intitolate due strade del comune, due vie parallele alla Tosco Romagnola.
Fedra Neri nacque nel 1902 a Torrita di Siena e rimase orfana di madre a soli due anni. Dopo un’infanzia difficile, si trasferì a Firenze nel 1919 come dama di compagnia, dove imparò a leggere e scrivere. Nel 1929 sposò Carlo Farolfi e divenne madre di sette figli, due dei quali morirono prematuramente. Nonostante gli impegni familiari, si dedicò intensamente al volontariato nel dopoguerra, collaborando con il Comitato cittadino per l’Ospedale di Careggi e varie opere assistenziali. Attiva nel Centro Italiano Femminile, nel 1951 aiutò gli alluvionati del Polesine, esperienza che la segnò profondamente. Su impulso di Maria Federici contribuì alla fondazione dell’ANFE (Associazione Nazionale Famiglie degli Emigrati) nel 1947. Si occupò dell’assistenza agli emigranti italiani e alle loro famiglie, organizzando accoglienze, colonie estive e messaggi radio per mantenere i legami affettivi. Il suo lavoro, svolto spesso da casa, le valse l’appellativo di “Sorella degli Emigrati”. Lasciò un prezioso archivio di lettere, base del libro Amore di Terra Lontana della nipote Antonella Sbolci. Riconosciuta con la medaglia d’oro al Campidoglio nel 1956, morì nel 1991, dopo una vita dedicata alla solidarietà e alla famiglia.
Teresa Mattei (Genova, 1921 – Casciana Terme-Lari, 2013) è stata una partigiana, politica e pedagogista italiana, attiva nell’antifascismo fin da giovanissima. Contestò le leggi razziali e partecipò a Giustizia e Libertà. Durante la Resistenza fu staffetta, fondò i gruppi di difesa della donna a Firenze e raggiunse il grado di comandante di compagnia. Catturata dai tedeschi, fu seviziata e salvata dalla fucilazione da un gerarca fascista. Nel 1946 fu la più giovane eletta all’Assemblea Costituente, contribuendo all’inserimento dell’espressione “di fatto” nell’articolo 3 della Costituzione. Fu dirigente nazionale dell’Unione Donne Italiane e ideatrice della mimosa per l’8 marzo. Dopo l’espulsione dal PCI, si dedicò all’educazione e ai diritti dei bambini, fondando centri di ricerca e cooperative per il cinema infantile. Promosse campagne per i diritti dell’infanzia e iniziative di pace, come la “Treccia della Pace” e “Radio Bambina”. Partecipò attivamente alla memoria storica, ai pellegrinaggi nei campi di sterminio e alle battaglie per la difesa della Costituzione. Morì nel 2013, ultima donna vivente dell’Assemblea Costituente, lasciando un’eredità di impegno civile e antifascista.
“La necessità di queste intitolazioni era sorta già nella scorsa legislatura, quando la Commissione aveva constatato che molte donne ricevono solo da epoche recenti la considerazione pubblico-istituzionale che meritano, grazie all’evoluzione della cultura e della sensibilità verso il raggiungimento della piena parità tra donne e uomini in ogni ambito della vita civile, politica e sociale del Paese – spiegano il sindaco di San Miniato Simone Giglioli e l’assessora alle pari opportunità Elena Maggiorelli -. Dal censimento toponomastico nazionale, condotto dall’Associazione Toponomastica Femminile, è emerso che in Italia la media di strade intitolate a donne va dal 3 al 5% (in prevalenza madonne e sante), mentre quella delle strade dedicate agli uomini si aggira sul 40%, un dato che ricalca la tendenza che c’è anche su questo territorio. Per questo l’indicazione di ridurre il divario esistente si era fatta forte anche sul territorio sanminiatese, così abbiamo raccolto e proseguito volentieri questa richiesta, arrivando ad ottenere un risultato così importante: due strade del nostro comune dedicate a due donne straordinarie che sono l’inizio di un percorso ulteriore. Nell’ultimo consiglio comunale è stata infatti presentata e votata una mozione in cui si propone di intitolare altre due strade o piazze del territorio a due figure femminili che hanno rappresentato una parte importante della storia del nostro paese, Oriana Fallaci e Margherita Hack, un impegno che ci siamo presi e che intendiamo portare avanti”.