Età Romana
Durante il II e I secolo avanti Cristo il territorio di San Miniato passò sotto la dominazione romana.
In questo periodo furono rivalutati i collegamenti viari e si privilegiò il collegamento in pianura e l’abbandono di parte della rete viaria etrusca. La via Pisana (che era in parte anche un’arteria etrusca) fu aperta come via romana. Il tracciato seguiva il corso dell’Arno fino a Pisa e si congiungeva con la via Aurelia, coincidendo con l’attuale via Tosco Romagnola, mentre la via Clodia di origine etrusca seguiva la vallata dell’Elsa (non era lastricata né fortificata come le strade consolari romane). Lungo queste strade sorsero villaggi, dove venivano fatti scambi e si incontravano i sudditi dell’impero.
In San Miniato i romani si stabilirono in quella parte di città identificabile con l’odierna piazza XX Settembre (antico quartiere di Poggighisi poi piazza S.Caterina) dove vi era un campo militare e l’attuale piazza Buonaparte, luogo dove si celebravano le feste pagane. Probabilmente quest’ultimo luogo era anche un punto d’incontro con gli indigeni etruschi che si trovavano sull’altra parte della collina verso nord. Nell’antica chiesa di San Jacopo e Filippo di Pancole (che si trovava nell’attuale piazzetta Pancole) fu trovato un marmo con un’iscrizione pagana. Lo stesso toponimo Pancole, secondo alcuni studiosi lo si dice derivato da Pan (dio delle messi dell’abbondanza). Il luogo dove sorgerà la rocca era invece punto di appostamento.
Tra le frazioni di La Scala e Ponte a Elsa sono state trovate tracce di divisioni agrarie avvenute in epoca romana (centurizzazione delle terre, cioè le terre vennero divise tra i centurioni e i legionari romani che tornavano dalle guerre o andavano “in pensione”).