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Vandalismo al giardino di Romolo Gabetta

18 Giugno 2021

Nella notte di ieri 17 maggio, alcuni giovani hanno spaccato e rovesciato una delle due panchine presenti presso il parco intitolato a Romolo Gabetta, in zona S. Fedele.

Purtroppo non è il primo episodio di vandalismo verso arredi pubblici di proprietà comunale. Lo scorso anno avevamo riscontrato, per un certo periodo, accanimento contro cestini o cartelli stradali. Quello di ieri sera, è stato certamente l’atto più sfrontato ed incivile di tutti. Per buona parte della serata, il gruppetto di giovani ha stazionato sulle panchine del piccolo parco (recentemente illuminato dall’Amministrazione Comunale con il posizionamento di 2 piccoli lampioni), all’incirca a mezzanotte alcuni residenti nella zona hanno sentito un rumore forte e secco e subito dopo i ragazzi sono stati visti allontanarsi.

In mattinata la panchina spaccata e rovesciata è stata rimossa dai Cantonieri comunali che sul posto hanno rinvenuto  per terra anche 2 bottiglie vuote di superalcolici.

Non ci si può divertire a questo modo a nessuna età, soprattutto così giovani, ubriacandosi e spaccando ciò che si trova sulla strada. Questo è un esempio di una gioventù “malata” di un virus ben più grave del COVID o di ogni altro virus. E’ una gioventù che procede a grandi passi verso lo svilimento più totale, priva di principi. Non ci sono soluzioni o rimedi verso chi esce di casa convinto di divertirsi bevendo superalcolici (così giovani!!) per poi dimostrare di saper spaccare una panchina nel cuore della notte solo per divertimento.

Sua Eccellenza il Prefetto di Pavia, dr.ssa Rosalba Scialla alla luce degli ultimi avvenimenti che hanno visto coinvolti giovani minorenni, ieri ha proposto la misura di vietare la vendita di alcolici e super alcolici ai giovani dalle ore 16 del pomeriggio, mentre, il sindaco di Pavia ha emesso ordinanza di sospensione della vendita di alcolici e super alcolici nei bar dalle ore 01,00 per arginare i fenomeni di vandalismo e movida che sfocia in violenza tra bande giovanili.

Se l’unico rimedio valutato per arginare certi comportamenti non è quello della ragione e del rispetto ma delle imposizioni e delle limitazioni, siamo messi veramente male.

Il rispetto per i giovani c’è, la considerazione per loro c’è, si sta facendo il massimo sotto certi aspetti, senza dimenticare che ci sono anche altre categorie da prendere in considerazione in questa nostra società in forte difficoltà, mai come in questo momento. Ci sono anche gli anziani, le famiglie, i lavoratori che necessitano di progetti di assistenza e di sostegno.

Questi giovani non possono tradire così il loro futuro, il mondo che con le loro mani cercano di distruggere non rispettandolo, sarà il mondo nel quale saranno chiamati a prendere decisioni e nel quale saranno chiamati a vivere. Se nessuno riesce a fare passare questo messaggio, tanto meno alcune famiglie che raramente si sentono parte in causa ma spesso e volentieri hanno solo parole di comprensione verso i propri figli e richieste verso le istituzioni, il futuro sarà sempre più complicato e difficile.