L’ISISS GALILEI -FOSCOLO DONA LIBRI IN COMODATO D’USO AGLI STUDENTI
30 Settembre 2015
Sono 4000 euro, ma rappresentano senz’altro un contributo importante ed utile, un passo avanti all’integrazione degli alunni e al loro diritto di frequentare la scuola senza alcun impedimento economico. L’ISISS Foscolo di Teano e Sparanise, quest’anno, ha destinato circa 4000 euro di contributi per l’acquisto di libri di testo da donare in comodato d’uso agli alunni bisognosi (alunni soprattutto stranieri, extracomunicari o figli di genitori con lavori precari). Fondi che si aggiungono ala consegna di oltre cento libri dati anch’essi in comodato d’uso agli studenti perché disponibili in quando dati l’anno scorso e riconsegnati quest’anno. La biblioteca degli studenti del Foscolo, infatti, presenta centinaia di libri di libri di testo nuovi in deposito che ogni anno vengono ritirati, comprati e catalogati per essere consegnati gratuitamente agli alunni che ne fanno richiesta. Considerando che oggi i libri di testo scolastici sono sempre più cari, nasce l’esigenza del “comodato d’uso”
“La scuola- spiega il preside Paolo Mesolella” dovrebbe avere l’onere di comprare i libri per gli studenti bisognosi, agli studenti quello di leggerli e restituirli in buono stato al termine dell’anno scolastico. Tra i due occorre firmare un vero e proprio contratto ed il comodato d’uso è fatto. Al bando, quindi, il caro libri, al bando le lamentele dei genitori, che in questo caso possono tirare un sospiro di sollievo. In questo modo uno studente avrà subito tutti i libri che gli servono, e poi alla fine dell’anno potrà riconsegnarli alla scuola, senza altra spesa. Salvo che le copertine siano ancora intere e le pagine quelle di un anno prima. Semplice e vantaggioso per le famiglie, il comodato d’uso è una realtà presente in diverse scuole italiane. Ci sono scuole che lo praticano da decenni, altre che hanno cominciato da qualche anno un anno fa a sperimentare questa modalità di fruizione dei libri. E c’è chi può far addirittura affidamento su statali o fondi stanziati dalla rispettiva Regione. Di certo però la diffusione di questo tipo di servizio è ancora fortemente circoscritta e, quando si comincia a parlare di “diritto allo studio” , l’argomento si fa bollente.
Ma ad orientare le scuole, le associazioni e gli enti locali verso la scelta del comodato d’uso per i libri di testo ci sono soprattutto due principi: uno, che la gratuità dell’istruzione, prevista dalla nostra Carta Costituzionale, sia sempre più estesa; l’altro pedagogico, finalizzato a formare i ragazzi nel rispetto della “cosa comune”. Non a caso lo stesso ministero con il Decreto direttoriale 595 del 24 giugno 2015 ha stanziato 103 milioni di euro per la fornitura gratuita totale o parziale dei libri di testo permettere alle scuole di comprare i libri di testo ai propri alunni meno abbienti.