PRESENZA SERPENTI COLLINA S. ANTONIO – COMUNICAZIONI.
14 Novembre 2015
La Polizia Municipale comunica che in merito alle notizie riguardanti la presenza di vipere nei pressi della cappella di S. Antonio ha provveduto a far esaminare le foto ad esperti del settore i quali hanno riferito che i serpenti raffigurati nelle foto non sono vipere, si tratterebbe invece di serpenti giovanissimi della specie denominata cervone, (elaphe quatorlineata).
Resta inteso che la regola generale è che tutti coloro che si trovino a frequentare luoghi di collina , campagna o montagna debbano attuare le cautele del caso: usare stivali di cuoio, evitare di frugare con le mani nei cespugli, tra le pietre o nell’erba e munirsi sempre di un bastone, la vipera non è un animale aggressivo, è timida e fugge al minimo rumore, attacca l’uomo solo se si sente minacciata.
Ad ogni buon conto in caso di morso di vipera è necessario adottare le seguenti procedure.
Siccome il veleno non va direttamente nel sangue ma passa prima nella linfa e da qui nella circolazione sanguigna, tanto piu’ rapidamente quanto maggiori sono i movimenti, in attesa del medico o del ricovero in un centro ospedaliero, e’ opportuno restare fermi, sedersi o sdraiarsi e comunque non camminare, e ritardare la diffusione del veleno.
Si puo’ iniziare la fasciatura poco al di sopra della ferita, procedere verso il basso e quindi risalire verso l’alto.
E’ bene inoltre cercare di raffreddare la parte colpita applicando, se disponibile, ghiaccio oppure immergendola in acqua fresca o applicando compresse bagnate. Il freddo infatti oltre a rallentare la circolazione sembra contribuisca a rendere meno dannoso il veleno. E’ bene inoltre non ingerire bevande soprattutto alcoliche che sarebbero controproducenti in quanto, accelerando la circolazione del sangue, favoriscono la diffusione del veleno.
Esiste anche un apposito siero (siero antiofidico) il cui uso tuttavia e’ bene lasciarlo al medico in quanto puo’ dare delle reazioni allergiche che solo personale specializzato e’ in grado di prevedere ed eventualmente curare.