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Un’alunna del Foscolo ha vinto il Premio nazionale don Peppe Diana

22 Maggio 2016

PREZIOSA VENTRIGLIA DEL FOSCOLO VINCE IL PREMIO DON PEPPE DIANA SU TREMILA STUDENTI PARTECIPANTI. A Castel Volturno, il 20 maggio scorso, al premio artistico letterario Don Peppe Diana, su tremila studenti coinvolti Preziosa Ventriglia della classe 4^ A del Liceo Classico di Teano, ha conquistato il secondo posto. Una grande soddisfazione per l’alunna, per la sua insegnante di Italiano e Latino, Nunzia Piccirillo e per la scuola. Il premio è stato consegnato presso la sede del Corpo Forestale dedicato alla memoria di don Peppe Diana a Castel Volturno. Al concorso giunto alla sua 13^ edizine promossa dalla scuola di Pace “Don Peppe Diana” in collaborazioone con Libera Caserta, hanno partecipato più di 130 istituti e sono stati esaminati oltre 1000 disegni, 100 componimenti e 50 canzoni rap per un totale di 3000 studenti partecipanti provenienti da tutta la Campania. Il tema grazie al quale l’alunna Preziosa Ventriglia si è distinta è stato quello dell’immigrazione, in partricolare quelle che hanno fatto diventare il Mediterraneo un contenitore di corpi vuoti. Un’occasione per riflettere su un punto: gli stranieri che arrivano in italia sono un problema o una risorsa ?dobbiamo respingerli o accogierli?. Il lavoro, valutato da tre diverse giurie, è stato premiato con una borsa di studio ed un premio in denaro. “Il Concorso rivolto a tutte le scuole della Campania di ogni ordine e grado, – spiega il preside Paolo Mesolella, in questi tredici anni di vita ha incontrato quasi 50.000 studenti impegnatisi a raccontare il bello ed il brutto del territorio, sui beni confiscati e sul recupero delle tradizioni, attraverso poesie, fumetti, pittura, temi, video e canzoni. Già alla fine degli anni ’80, don Peppe Diana fondò nella canonica della sua chiesa, uno dei primi centri di accoglienza per i migranti africani, che in quegli anni arrivavano in Italia per lavorare, in cerca di una vita più dignitosa. “Alla manifestazione era presente anche la prof.ssa Gaia Gervino.