AL GALILEI BANDITO IL TELEFONINO IN AULA. E’ ARRIVATO IL PORTACELLULARE
5 Ottobre 2016
L’educazione ad un uso corretto del telefonino inizia dalla scuola. Non mancano infatti tra i giovani studenti forme di abuso dei telefoni cellulari nell’aula, nei cortili e durante le stesse ore di lezione, nonostante sia vietato da apposite direttive ministeriali e dai Regolamenti di Istituto. Allo scopo di arginare il fenomeno, all’Isiss Galilei è entrato nelle aule un contenitore porta-telelefonini di legno, nuovo di zecca. Il Dirigente Scolastico Paolo Mesolella, infatti, ha comprato, “sua pecunia”, i primi trenta contenitori portacellulari in legno e li ha sistemati sulle cattedre nelle aule del triennio. Pertanto i docenti dovranno evitare che gli alunni usino i cellulari in aula o nel cortile durante le ore di lezione o di educazione fisica. Li potranno tenere negli zaini ed utilizzarli sono in caso di necessità, prima o dopo l’orario di lezione. “Dalle “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefonini cellulari in classe” del ministro Fioroni al decreto Carozza, spiega il preside Mesolella -è diventato sempre più stringente il divieto dell’uso del cellulare in classe e negli altri locali della scuola. E non solo per gli studenti. “Il divieto di utilizzare telefoni cellulari durante lo svolgimento di attività di insegnamento – apprendimento, ricorda il decreto, opera anche nei confronti del personale docente (circolare n. 362 del 25 agosto 1998) in considerazione dei doveri derivanti dal CCNL vigente e dalla necessità di assicurare all’interno della comunità scolastica le migliori condizioni per uno svolgimento sereno ed efficace delle attività didattiche, unitamente all’esigenza educativa di offrire ai discenti un modello di riferimento esemplare da parte degli adulti”. L’entrata del portacellulare in aula, quindi, suona come un invito ai docenti a ritirare i cellulari utilizzati dagli alunni durante le lezioni e a custodirli nell’apposito contenitore per poi restituirli al termine delle lezioni. “Nella scuola, infatti, spiega il preside Mesolella, non mancano i telefoni per comunicazioni urgenti e di servizio, per cui l’uso dei telefonini nell’aula avrebbe solo l’effetto di distrarre gli alunni e disturbare le lezioni.