Al Galilei un convegno sul Bullismo ed il Cybel Bullismo, riflessioni, percorsi di intervento e prospettive
13 Novembre 2016
Ieri, sabato 12 novembre, alle ore 11, nell’aula magna dell’Isiss “Galilei” di Sparanise, è ritornata la Settimana del Benessere psicologico con un convegno sul “Bullismo nelle nuove forme elettroniche: riflessioni, percorsi di intervento e prospettive”. Per l’occasione sono venuti nella nostra scuola la dott.ssa Antonella Bozzaotra, Presidente dell’Ordine degli psicologi, le dottoresse Roberta Aglione e Bianca Carannante psicologhe esperte in problemi dell’adolescenza e comunicazione ed il vicesindaco prof. Coppolino, docente universitario ed esperto in Informatica. “Una buona occasione – spiega il Preside del Foscolo- Galilei, Paolo Mesolella per riflettere sulle differenze tra il bullismo tradizionale ed il cyber bullismo. In genere il bullismo si fonda sull’aggressività e sulla prepotenza che provoca sofferenza sulla vittima. Chi esercita il Cyber buillismo, invece, si serve della posta elettronica, della messaggistica, dei blog, degli sms, dell’uso dei siti web con contenuti offensivi. Cellulari, computer, palmari, i-phone, gps spesso espongono i nostri giovani a grandi rischi nell’anonimato, di chi si pone l’obiettivo di molestare, danneggiare, svalutare e disprezzare una persona. Lo scopo è quello di umiliare la dignità di altre persone seguendole con messaggi o immagini perfino a casa. I ciberbulli, infatti, si nascondono dietro l’anonimato; il “materiale” usato si diffonde in tutto il mondo e spesso gli spettatori partecipano anche loro alle prepotenze virtuali.Si passa quindi dallo studente bullo, conosciuto dalla vittima, ai ciberbulli anonimi e proprio per questo ancora più pericolosi.Il ddl 1261, continua il preside Mesolella, definisce il fenomeno del cyberbullismo come un atteggiamento in cui si possono configurare casi di stalking, minacce, diffamazione e molestie, reati perseguibili penalmente. Il ddl prevede una «procedura di ammonimento» in caso di reati compiuti da studenti sotto i 14 anni (il questore convoca il minore con un genitore). Ed è prevista l’istituzione di un referente per ogni autonomia scolastica, formazione continua del personale docente, educazione continua degli studenti, Il ricordo va al 2013 e al suicidio di Carolina, la quindicenne novarese vittima di un episodio di cyberbullismo. E’ stata questa tragedia a dare vita al ddl 1261.