Al Foscolo un alunno speciale, si diploma con Cento in Sistemi Informativi Aziendali
29 Giugno 2021
Chi l’ha detto che un alunno speciale, con il sostegno, non può prendere Cento agli esami di Stato? Magari con il plauso dell’intera commissione d’esame e del Presidente esterno che è rimasto entusiasta del suo colloquio? Chi l’ha detto che non sappia fare un discorso multidisciplinare con l’informatica, con l’inglese e con argomenti di attualità, come l’emergenza Covid e quella ambientale? Chi l’ha detto che gli alunni con programmazione differenziata, debbono prendere tutti “sei” e magari qualche sette e otto in condotta? Nella sede Foscolo di Sparanise c’è Alessandro, un alunno molto speciale che si è diplomato con cento, il massimo dei voti, all’esame di maturità, all’unanimità e con il plauso dell’intera commissione. Prima di conferire in commissione d’esame, ha fatto vedere il suo messaggio di vita in un video nel quale ha spiegato cosa pensa della scuola appena terminata, del periodo della pandemia e dell’Alternanza Scuola- Lavoro. Un grazie speciale, spiega il preside del Foscolo Paolo Mesolella, va a lui, ai docenti della sua classe ed in modo particolare al prof. Rosario Ausiello che lo ha sostenuto in questi anni ed ha trasformato quel alunno svogliato e demotivato del primo anno, in un uomo disponibile, collaborativo e critico su quanto è avvenuti in questi anni, nella sua classe ma anche nel mondo che lo circonda. Ci ha spiegato il prof. Ausiello:” Sono una persona che difficilmente si commuove, ma quando un messaggio del genere, arriva da uno dei tuoi tanti alunni, uno di quelli che hai visto crescere, saltellare, correre disordinatamente…e tifare sempre e solo Napoli, allora è inevitabile. Per me Alex ha fatto un bellissimo esame e ha dato una grande prova di maturità. Ha scritto da solo su carta, ha ripetuto voce e pubblicato il tutto su FB. In modo semplice ha espresso a tutti i suoi pensieri sulla diversità, sull’accoglienza, sul rispetto degli altri. Lo ha fatto con cuore e coraggio. E’ stato un tema assegnato a fine anno a se’ stesso, quello con la traccia più bella. E il risultato non è misurabile. Alessandro è ormai cresciuto, e ora è diventato forte e sicuro. La scuola è stata la sua palestra di vita. Alessandro è diventato un esempio per tutta la classe. Questa è stata la traccia dell’elaborato che gli era stata assegnata: “La scuola, attraverso il suo percorso, serve alla crescita formativa dei ragazzi: descrivi le tue esperienze acquisite al termine di questi cinque anni”. Le modalità e la tempistica di trasmissione dell’elaborato, sono state le stesse che hanno seguito tutti i suoi compagni. Poi l’elaborato lo ha presentato all’esame mediante la proiezione delle slide realizzate tutte da solo con testi immagini e sonoro, Storia, Diritto, Scienze Motorie, Lettere… non le ha studiate solo per apprendere contenuti ma per “diventare più forte, autonomo, integrato e pronto alla vita…”. E proprio questo ha spiegato al Presidente e alla Commissione: la scuola è stata la sua palestra di vita, le materie, nessuna esclusa, invece hanno rappresentato gli strumenti per rinforzare i suoi muscoli (come scrive nell’elaborato). Attraverso la sua caratteristica semplicità, ci ha condotto nel suo viaggio tra le pareti del Foscolo, da quando “non stava mai zitto e fermo”… e spendeva denaro senza regole alle macchinette ad ora che è un ragazzo che ha imparato a rispettare le regole (del Diritto), a consumare in maniera consapevole (in economia), a presentare un lavoro informatizzato, parlando un corretto italiano, ed utilizzando termini in lingua inglese. Ha discusso con la commissione 40 minuti, rispondendo anche alle domande di Presidente e spiegando con un grafico l’andamento dei prezzi della benzina… Faceva un certo effetto vederlo da finalmente “solo”, dietro ad una scrivania con il suo PC ed un proiettore, davanti a tanti professori schierati… All’esame Alessandro ha dato una lezione di vita a tutti, dimostrando che una scuola inclusiva può fare veramente grandi cose e formare, non solo istruire ed educare, un alunno speciale. Alla fine del colloquio è stato proiettato il video pubblicato da Alex su FB. Un tema che ha voluto forse “assegnare a sé stesso”. Una lezione per tutti sul rispetto e sulla tolleranza. “Ho avuto la fortuna di conoscere Alessandro, al primo anno, spiega il professore, è stato un ragazzo fantastico. Quest’anno le ore sono state condivise con il collega Mazzolena. Un lavoro stupendo durato cinque anni e realizzato in sinergia con i colleghi, anche loro eccezionali”,