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Adozione del documento “Le città delle donne”: più inclusione e meno discriminazioni di genere

11 Novembre 2022

Il Consiglio comunale, riunito in seduta straordinaria venerdì 4 novembre, ha approvato all’unanimità l’adozione del documento “Le città delle donne – Stati Generali delle donne – Principi e obiettivi”, quale dichiarazione di intenti per la diffusione di una cultura di politiche inclusive, libere da discriminazioni e pregiudizi, capaci di valorizzare i talenti in tutta la loro diversità.

La proposta, posta all’attenzione del Sindaco Giuseppe Proietti, della Vicesindaca Laura Di Giuseppe, dell’Assessora ai servizi sociali e pari opportunità Maria Luisa Cappelli e alla Presidente della Commissione Pari Opportunità Francesca Chimenti, è arrivata nel giugno 2021 da Nadia Palozza, ambasciatrice degli Stati Generali delle donne del Lazio nonché presidente di RETE ROSA, un’associazione di genere del territorio, che promuove iniziative insieme a 8Marzo2012 e Noi Lilith anche all’interno del CAV (Centro antiviolenza) di Tivoli “La Sibilla”.

“In qualità di Presidente della Commissione Pari opportunità – afferma Francesca Chimenti – ho accolto con entusiasmo la proposta di delibera e con lo stesso entusiasmo è stata discussa in Commissione per valutarne i contenuti e soprattutto le azioni concrete da mettere in campo per realizzarne i principi. Ringrazio il Consiglio comunale che in data 4 novembre l’ha approvata all’unanimità e ringrazio Nadia Palozza che, in qualità di ambasciatrice degli Stati Generali delle donne, ha sottoposto la delibera alla nostra attenzione. Il Comune di Tivoli ha già iniziato un importante percorso contro la violenza di genere sia con l’apertura del Cav “La Sibilla” nel 2018 che con l’istituzione di Tavolo Tecnico Interistituzionale per la realizzazione di un sistema integrato di protezione delle donne vittime di violenza ma il percorso verso una concreta e piena parità di genere è ancora molto lungo e ritengo sia indispensabile attivarsi per creare attività concrete e strutturali volte alla realizzazione di una cultura di genere diffusa, soprattutto tra le giovani generazioni. L’approvazione di questa delibera apre la strada proprio a questo tipo di percorso”.

Tra gli obiettivi del progetto, ci sono quelli di favorire l’integrazione delle donne, di aumentare e sostenere la presenza femminile in tutte le sfere della società. Si mira a ripensare il lavoro in un’ottica più “intelligente”, favorire le donne in posizione di leadership, eliminare la discriminazione sul merito e mettere in discussione i tradizionali vincoli legati a luogo e orario di lavoro lasciando alle donne maggiore autonomia nel definire le  modalità  di  lavoro. “La Città delle Donne” si oppone alla violenza e punta a creare  le  condizioni  per  attivare  sul  territorio  cittadino Case  di accoglienza per donne e bambini/e, Centri Anti violenza e Case Rifugio, in collaborazione con  le  Associazioni, per offrire gratuitamente un servizio per  la  prevenzione,  il  sostegno  e  il  supporto  delle  donne  vittime  di violenza e dei/delle loro figli/e. Si vogliono attivare sul  territorio  anche “Sportelli  delle  pari  opportunità” quale  punto  di  Informazione – Orientamento  per  tutte  le  donne  e  la comunità LGBTQI. Scopo dell’iniziativa è quello di ricostruire  le  Città  e  i  Paesi  affinché siano  più  vivibili,  sostenibili, accessibili, sicuri, flessibili, aperti, solidali, capaci di accogliere e prendere anche le forme, le misure, i linguaggi, i colori delle donne, mettendo al centro  il  rispetto,  partendo  dalle  esperienze  ed  azioni  positive  già fatte, che   ispirino   sperimentazioni   nuove   pratiche   partendo   dalla conoscenza  reciproca,  per  “vivere  meglio insieme”, per “connettersi” in luoghi anch’essi più consapevoli. A testimonianza di ciò, si prevede anche l’affissione all’ingresso della città di uno o più cartelli stradali che riproducano il logo delle  “Città delle Donne”.

L’iniziativa nasce da un’idea degli Stati Generali delle donne, un coordinamento permanente nato nel 2014 e diventato nel tempo un interlocutore autorevole per le Istituzioni che operano nell’ambito delle politiche del lavoro, dell’economia, della finanza, del femminile, dei diritti, della cultura, della scuola, della formazione, della pace e del dialogo, dello sviluppo. A Matera 2019 gli Stati Generali delle donne hanno dato il via al progetto delle Città delle donne per creare una rete nazionale che unisca grandi città e piccoli paesi, grazie ad un manifesto costituito da più punti da tenere a mente e rispettare. Associato al manifesto c’è la delibera adottata da parte del Consiglio Comunale e una concreta progettualità per ridisegnare le città con lo sguardo delle donne.