Gli scorci e le tradizioni
Tra gli scorci più suggestivi vanno senz’altro annoverati il “Puntic” ed il colle di San Giorgio.
Il “Puntic” è un piccolo ponte, intreccciato di massi e laterizzi che attraversa il torrente Cosa in località Molevana ed è ritenuto il più antico ponte di Travesio.
Vicino alla piazza principale del capoluogo, si erge il colle di San Giorgio sulla cui sommità si trova la chiesetta alpina che conserva la memoria dei caduti di guerra di Travesio.
Dalla cima del colle, facilmente raggiungibile con una scalinata, si gode uno splendido panorama. L’attività degli abitanti di Travesio, almeno fino all’ultimo conflitto mondiale, era basata esclusivamente sull’agricoltura e sull’allevamentro del bestiame. Nei secoli scorsi, l’eccellenza dei pascoli montani e la cura nell’allevamento del bestiame avevano reso famoso il formaggio prodotto dalle latterie di Travesio.
La tradizione si è mantenuta sino ai giorni nostri, tant’è che il formaggio Montasio rappresenta una delle specialità gastronomiche del luogo. Come tutto il Friuli, anche Travesio ha conosciuto una intensa emigrazione che si è indirizzata, dalla fine del secolo scorso in poi, sopratutto in Francia, in Australia ed in America Latina.
La popolazione vive attualmente di attività diversificate, sfruttando le potenzialità occupazionali offerte dalle industrie e dalle imprese artigiane e commerciali locali o spostandosi giornalmente verso lo Spilimberghese ed il Maniaghese.
Tra le grosse realtà industriali che attualmente sono presenti sul territorio si possono citare il cementificio “Buzzi Unicem” che lavora marne e calcari provenienti dalla cave di Almadis e di Toppo, la tessitura “Olimpias” che fa parte del colosso Benetton e che ha rinverdito i fasti del vecchio maglificio e cotonificio che negli anni sessanta occupavano circa cinquecento dipendenti.
Nella frazione di Toppo infine opera la “Metecno”, industria meccanica che produce pannelli metallici isolanti per pareti e coperture.