Dall’inizio del XX secolo ad oggi
L’inizio del XX secolo pone a sua volta Verrès all’avanguardia dello sviluppo industriale moderno della Valle d’Aosta: nel 1914 entra in funzione il cotonificio della società milanese Brambilla. Si tratta del primo vero e proprio stabilimento industriale in Valle d’Aosta. Il grande edificio biancastro diventa un elemento caratterizzante il paesaggio urbano di Verrès. Il cotonificio era alimentato da una centrale idroelettrica costruita nella gola dell’Evançon di cui sfruttava le acque. Come per tutta la Valle, anche per Verrès il periodo dell’industrializzazione sistematica è quello compreso tra le due guerre mondiali: la Brambilla affianca al cotonificio una fabbrica che nel 1934 inizia a produrre concimi chimici lavorando la pirite di Saint-Marcel e di Champdepraz, mentre nel 1937 la fonderia di rame della Cravetto lascia il posto alla Guinzio-Rossi produttrice di utensili in alluminio. Le nuove industrie attirano lavoratori soprattutto dal Veneto e dalla Lombardia. La popolazione di Verrès passa così dai 1617 abitanti del 1921 ai 2531 del 1936. Quello che era un grosso borgo industriale è ormai una vera cittadina la cui importanza come centro di fondovalle è accresciuta, a partire dal 1922, dall’apertura della carrozzabile della valle di Challand-Ayas.
Durante la seconda guerra mondiale si temette che la presenza delle industrie provocasse il bombardamento del paese da parte dell’aviazione anglo-americana. Verrès attraversò invece indenne la guerra ed il periodo della lotta di liberazione. Per ringraziare Dio per lo scampato pericolo, gli abitanti eressero sul Mont Saint-Gilles la grande croce con struttura a traliccio che ancora oggi domina il paese ed è meta di una processione annuale.
Il secondo dopoguerra – caratterizzato nei suoi primi due decenni dalla ripresa dei grandi lavori pubblici, in particolare degli impianti idroelettrici e della rete stradale – ribadisce il ruolo industriale e viario della nostra cittadina. Importanti per quest’ultimo aspetto sono la risistemazione e l’asfaltatura, a metà degli anni 50, della carrozzabile della valle di Challand-Ayas, la costruzione, nel 1953, della circonvallazione ed il passaggio dell’autostrada che, nel 1970, collega Torino con Aosta. Nel 1990 si renderà necessaria anche una trasversale interna per favorire tra l’altro l’accesso alla zona delle scuole e della piscina. Verrès diventa infatti negli anni 80 e 90 del XX secolo anche un importante centro commerciale e di servizi. Dopo la Scuola Media degli anni 60 – intitolata a Joseph-Marie Alliod (1899-1956) patriota valdostano e medico condotto a Verrès – sorgono l’Istituto Magistrale – intitolato al patriota, alpinista ed uomo politico Lino Binel (1904-1981) – e gli Istituti Tecnico Industriale e Professionale Regionale. Quest’ultimo trova posto in locali ristrutturati del vecchio cotonificio Brambilla, nel cui piazzale vengono aperte nel 1986 la palestra e la piscina coperta. Aumenta e si aggiorna anche la presenza delle banche: alla Cassa di Risparmio di Torino presente dal 1913 ed alla Banca Popolare di Novara giunta nei primi anni del secondo dopoguerra, si aggiunge nel 1992 la Banca Sella e nel 1997 la B.V.A. Banca della Valle D’Aosta.
Una più moderna rete di esercizi commerciali prende forma, mentre il tradizionale mercato del lunedì, pur sloggiato dal borgo, mantiene intatta la sua vitalità. Ad animare il borgo si rivelano anche essenziali – oltre al famoso carnevale storico – il mercatino dello scambio e dell’usato nella prima domenica dei mesi estivi ed in una di dicembre, la celebrazione della festa di Sant’Antonio abate (17 gennaio), la festa di San Rocco (16 agosto), patrono della parte orientale del borgo, la festa di Sant’Agostino (28 Agosto) patrono della parte occidentale del borgo e la festa patronale dell’intero paese nella ricorrenza di Sant’Egidio, il 1° settembre. Lo sviluppo del nucleo abitato verso la pianura ha richiesto anche, visto l’accesso difficile alla parrocchiale di Sant’Egidio, la costruzione di una seconda chiesa, dedicata al Cuore Immacolato di Maria ed inaugurata nel 1978.
Il paese ha saputo superare la crisi dell’industria che lo aveva pesantemente colpito negli anni 70 ed 80. La Brambilla chiudeva nel 1970 il cotonificio e l’anno seguente la fabbrica di concimi chimici. La Guinzio-Rossi cessava a sua volta l’attività nel 1973. L’area e gli edifici del cotonificio venivano acquistati già nel 1973 dalla Regione Valle d’Aosta che, nel 1995, ha presentato un piano per trasformare il grande edificio principale in centro sportivo, scolastico e ricreativo.
In quest’ultimo settore Verrès dovrebbe anche poter riavere una sala cinematografica, che ha perso agli inizi degli anni 90 con la chiusura del cinema Ideal, erede del vecchio Cine Sport nato nel 1947 in un edificio, oggi scomparso, situato accanto all’imbocco della strada della valle di Challand-Ayas. In campo industriale il posto della Guinzio-Rossi è stato preso prima dall’IMVA (Industria Metallurgica Valle d’Aosta) poi dalla Alluver fino al 1984 ed infine dalle Metallurgiche Balzano. Sull’area della fabbrica di concimi chimici della Brambilla Costruzioni si è impiantata invece la SADEA (Società Azionaria Derivati Acciai) divenuta nel 1991 Verrès Spa per la produzione di tondelli per monete. Accanto ad essa sorge la Rivoira, produttrice di gas tecnici per l’industria. L’industria alimentare è presente con l’impianto della Coinca – che vede associate la Regione e la Lavazza – sull’area un tempo occupata dallo stabilimento della FIAT che produceva blocchetti di legno per la pavimentazione degli edifici industriali. Nel 1995 ha iniziato l’attività anche la Magnesium Product of Italy, risultato dell’accordo tra la canadese Meridian e la Teksid del gruppo Fiat per la produzione di stampi per sedili, plance ed armatura di volanti per automobili. Completano un panorama industriale che appare oggi stabile e vitale le industrie estrattive, specie del marmo, le imprese edili e di lavorazione del legno. L’importanza di Verrès, come centro cittadino attorno a cui gravitano la valle di Challand-Ayas ed i Comuni della valle centrale da Montjovet a Bard, è dimostrata dalla presenza nella cittadina di strutture amministrative, per le telecomunicazioni e per l’assistenza sanitaria e sociale quali la sede della Comunità Montana dell’Evançon, il presidio sanitario dell’USL, la farmacia, il centro operativo dell’INPS, la centrale Telecom, il campo di calcio, la sezione del Club Alpino Italiano, la tenenza della Guardia di Finanza e le stazioni dei Carabinieri e della Forestale e la Microcomunità per anziani aperta nel 1987