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FORME E COLORI NELLE OPERE DI GIOVANNI LAZZARINI: DUEMILA PRESENZE PER MENGHINO. ULTIMI GIORNI PER VISITARE L’ESPOSIZIONE A VILLA PAOLINA

19 Aprile 2018

Ultimi giorni per visitare la mostra «Forme e colori nelle opere di Giovanni Lazzarini» conosciuto nel mondo dell’arte e della cartapesta con lo pseudonimo di Menghino.

L’esposizione – nata in seno alla stretta collaborazione con la famiglia dell’artista, e realizzata dal Comune di Viareggio con il contributo di CIR food cooperativa italiana per la ristorazione, la Fondazione Banca del Monte di Lucca e Arci Lucca Versilia – ha riscosso un grandissimo successo di pubblico tanto da aver superato, in poco più di due mesi, le 2mila presenze.

Oltre sessanta opere, tra dipinti e sculture, per riscoprire e illustrare l’opera di un grande Maestro fortemente legato alla città come lui stesso descrive: «Ho cercato di dipingere questa particolare Viareggio sul filo della memoria, fra racconti e vita vissuta, fra realtà e immaginazione. I mezzi tecnici di origine artigianale, un modo di esprimermi quasi “vernacolare”, le mie lunghe osservazioni degli ex voto nella chiesa di sant’Andrea, prima ancora di scoprire Lorenzo Viani, mi hanno fatto concordare pienamente con quanti vogliono inserire il mio lavoro nel grande filone dell’arte e della cultura popolare».

«Un successo di pubblico dovuto alla bellezza delle opere esposte e alla meraviglia della location – commenta l’assessore alla Cultura Sandra Mei -: doppia attrattiva per chiunque voglia visitare l’esposizione e cogliere l’occasione per vedere uno dei grandi maestri della trazione pittorica Viareggina».

«Un ringraziamento speciale – continua Mei – va alla famiglia dell’artista, che si è prodigata per la buona riuscita dell’esposizione, mettendosi a disposizione per accompagnare i visitatori nel viaggio bellissimo della recente storia di Viareggio, raccontata dai quadri di Menghino».

La mostra sarà visitabile fino a domenica 22 aprile.

Pittore e carrista, Giovanni Lazzarini è conosciuto nel mondo dell’arte e della cartapesta con lo pseudonimo di Menghino. Si dedica alla pittura incoraggiato da Uberto Bonetti, di cui aveva sposato la sorella Bianca, e fin dagli esordi si rivela un personaggio singolare. Nell’ambito del Carnevale, oltre alle sue doti di valente esecutore Menghino si contraddistingue per aver adottato nella cartapesta argomenti della satira politica italiana e internazionale, mentre nell’arte ha elaborato una sua personale visione del mondo viareggino caratterizzato da personaggi legati al mondo del mare e delle darsene.