
sul Messaggero Veneto di oggi
30 Gennaio 2019
Nasce un itinerario tra i luoghi della Prima guerra mondiale
Sono stati assegnati dalla Regione 40.000 euro al Comune di Visco nell’ambito dei fondi per i percorsi dedicati alla prima guerra mondiale. I fondi serviranno per creare un itinerario, all’interno del Comune di Visco, che colleghi alcuni luoghi significativi la cui storia è legata al conflitto del 1914-18, con interventi che spaziano dalla manutenzione dei siti alla produzione di materiale didattico, divulgativo e informativo.
Spiega l’assessore Mauro Ongaro che ha seguito il progetto, con il prezioso apporto del tecnico comunale Marco Portelli: <<Il percorso toccherà tre luoghi del paese in cui si sono svolti eventi significativi durante la prima guerra mondiale, seppure situati nelle retrovie rispetto alle aree direttamente coinvolte nel conflitto. Ad essere interessati dall’itinerario saranno il cimitero del paese, dove è stato realizzato un monumento in memoria dei caduti, opera dell’architetto Ivo Scagliarini, l’ex Dogana Austriaca, che oggi ospita il Museo del confine mentre all’epoca era sede degli uffici sanitari del vicino grande ospedale per i feriti militari e civili, e l’ex Caserma Sbaiz, un’area che, durante il primo conflitto, accoglieva l’ospedale da campo n.35 della Croce Rossa Italiana con circa 1000 posti letto nelle tende prima e nelle baracche in legno poi>>.
Il finanziamento coprirà una serie di opere di manutenzione di questi tre luoghi, dal miglioramento dell’illuminazione, al rifacimento o sistemazione della pavimentazione del percorso, all’installazione di pannelli informativi nei tre siti interessati.
I pannelli, oltre a fornire spiegazioni, rimanderanno, tramite Qr code, a un sito web realizzato in italiano, inglese e sloveno e dedicato alle tematiche della Prima guerra mondiale in questo territorio.
I fondi che sono stati stanziati saranno impiegati anche per realizzare materiale divulgativo cartaceo e per proporre un ciclo di conferenze relative alla Grande Guerra con docenti e cultori della materia.
<< E’ un modo diverso – commenta Ongaro – per vivere la storia, in un percorso che ridisegna il volto dei nostri paesi cent’anni fa. L’attuazione di queste iniziative avverrà entro l’anno>>.