
torna l’ORA LEGALE – sabato 30 marzo
26 Marzo 2019
Nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo si torna all’ora legale:
si spostano IN AVANTI le lancette di un’ora (si dorme un’ora di meno, ma farà buio più tardi)
Il Parlamento europeo voterà oggi la proposta di porre fine al doppio cambio stagionale delle lancette degli orologi a partire dal 2021 (con un lieve ritardo quindi rispetto alla proposta iniziale della Commissione Ue che ipotizzava l’abolizione entro fine 2019).
Due anni in più (se ne occuperà il prossimo governo europeo) dovuti anche anche dalla differenza di visione sull’argomento tra i vari Paesi Ue. In ogni caso, l’anno prossimo, gli Stati membri Ue dovranno scegliere quale orario adottare.
Fu introdotta nel 1916 in quasi tutti i paesi europei compresa l’Italia con lo scopo di ridurrei i consumi di energia elettrica; qualche anno dopo la Prima Guerra Mondiale venne abolita per poi essere reintrodotta dal 1940 al 1942 e successivamente riapplicata solo nel 1966.
All’epoca cadeva nell’ultima domenica di maggio e durava sino all’ultima domenica di settembre, mentre oggi dura dall’ultima domenica di marzo sino all’ultima di ottobre.
Non tutti gli Stati in Europa e del mondo adottano lo stagionale cambio dell’ora. Infatti l’ora legale non è in vigore nella maggior parte dei Paesi d’Africa ed d’Asia, ad eccezione di Cipro, Iran, Israele, Libano e Siria. Nel Sud America quasi tutti i Paesi vicini all’Equatore non utilizzano l’ora legale mentre l’adottano Cile, Uruguay, Paraguay e Brasile.
L’Oceania poi è divisa tra la Nuova Zelanda che sposta le lancette dell’orologio e l’Australia con le restanti parti che non utilizzano l’ora legale.
Situazione diversa si presenta invece in Europa e nel Nord America dove la maggioranza degli Stati impiega il cambio dall’ora solare a quella legale. Attualmente Islanda, Armenia, Georgia, Russia e Bielorussia non adottano l’ora legale.