L’Amministrazione Comunale approva il “Regolamento Comunale per il servizio di mensa scolastica”.
13 Ottobre 2018
Il servizio mensa è qualificato dalla normativa come un servizio pubblico a domanda individuale, ovvero un servizio posto in essere dall’Ente che viene utilizzato su richiesta dell’utente; ogni amministrazione comunale ha piena discrezionalità gestionale sul se e come organizzarlo.
“Credo che il servizio mensa non possa essere solo un servizio da erogare, bensì un diritto da tutelare, in quanto possiamo evidenziare una diretta connessione al diritto alla salute e all’accesso all’istruzione”. Queste le parole dell’assessore alla Pubblica Istruzione, Cultura e Politiche Sociali dott.ssa Annamaria Di Puorto, che in merito continua: “La mensa scolastica è un’esperienza fondamentale per la crescita dei bambini; condividere il pasto rappresenta un momento di socializzazione oltre che uno strumento indispensabile per l’educazione alimentare. Il menù, infatti, viene rilasciato da medici esperti dell’ASL per garantire una promozione di sani stili di vita.
A seguito di una serie di segnalazioni circa episodi di autoesclusione di bambini dalla mensa e a causa delle difficoltà economiche delle famiglie, abbiamo deciso di integrare il “Regolamento di organizzazione e di accesso al servizio di mensa scolastica” ritenendo fondamentale che l’accesso alla mensa sia garantito a tutti i bambini, assicurandone la gratuità per le fasce più indigenti.
Le condizioni di disagio dovranno essere documentate con apposito modello ISEE e con una relazione dell’Assistente Sociale”.
Ricordiamo, inoltre, che in attuazione della Direttiva P.C.M. del 27.01.1994 “Principi sull’erogazione dei servizi pubblici”, l’Amministrazione Comunale promuove la partecipazione dell’utenza nei procedimenti di verifica sulla funzionalità e sulla qualità del servizio di refezione scolastica. A tale fine è istituita una commissione mensa, così composta: assessore delegato; responsabile dell’Ufficio Istruzione o suo Delegato; un Insegnante designato dagli organi scolastici; un rappresentante dei genitori degli alunni; un funzionario dell’Ufficio Istruzione in qualità di segretario.
La Commissione, che potrà avvalersi dell’intervento di un rappresentante dell’ASL competente per territorio, provvederà al controllo sui pasti, con modalità da concordarsi con la scuola, mediante l’effettuazione di sopralluoghi sul luogo di cottura e nei refettori durante il momento della distribuzione e consumazione dei pasti.