Questa mattina il convegno su “Piano Casa” e “Decreto sviluppo”.
16 Febbraio 2019
Si è svolto questa mattina, presso la Sala Consiliare del Comune, l’incontro tematico sugli sviluppi degli indirizzi adottati con deliberazione del 14 dicembre scorso sull’applicazione del “Piano Casa” e del “Decreto Sviluppo”.
“È un’iniziativa importante alla quale teniamo molto – spiega il vicesindaco Caputo – perché significa sviluppo, non solo abitativo ma anche produttivo, per il nostro territorio e riqualificazione urbana”.
Oltre al vicesindaco Caputo, al tavolo dei relatori presenti anche il Geom. Damiano Prezioso, l’Arch. Antonio Mauriello, tecnico incaricato dall’Istituto Autonomo Case Popolari (IACP) e l’Arch. Antonio Parente, tecnico di supporto al RUP incaricato dal Comune.
“Già in campagna elettorale – continua il vicesindaco – abbiamo manifestato la nostra volontà di riqualificare il patrimonio comunale e creare delle opportunità per le esigenze abitative e non solo.
Grazie alle ultime leggi di bilancio, che individuavano l’IACP come beneficiario del credito d’imposta, il nostro progetto è diventato economicamente fattibile. Grazie, inoltre, anche al cd. Piano Casa, ossia la legge che, nel momento in cui si va a riqualificare un patrimonio urbanistico esistente, consente la realizzazione di una volumetria in eccesso, e al Decreto Sviluppo, che consente la delocalizzazione di questa volumetria, è nata questa progettualità che permette di realizzare, partendo dal patrimonio esistente dell’Istituto Autonomo Case Popolari, un patrimonio rinnovato ed ulteriore e la possibilità di delocalizzarlo.
Questo comporta risultati positivi per la componente pubblica, che ha l’interesse di riqualificare il territorio, e per quella privata, sia per l’imprenditore che parte dalla realizzazione di un edificio e può arrivare a realizzarne un altro su un’area diversa, sia per il cittadino, proprietario, ad esempio, di un terreno, che può vedere allocata quella volumetria in eccesso proprio sul suo terreno.
Cancello ed Arnone è il primo comune a portare avanti questo progetto, grazie anche all’ampia disponibilità da parte dell’ACER e dell’IACP che hanno intravisto, in esso, una grande potenzialità .
Possiamo definire questo progetto un progetto pilota in quanto per il momento è limitato solo a due fabbricati situati su Via Consolare, che sono quelli che necessitano di un intervento immediato e sono quelli dai quali parte la nostra esigenza di cercare una soluzione per il patrimonio di edilizia sociale residenziale.
Indipendentemente dal patrimonio dell’IACP, però, questa impostazione progettuale, a partire dalle norme i cui indirizzi l’Ente ha promosso in Consiglio Comunale e alle agevolazioni fiscali che vengono date dal legislatore, si può estendere a tutto il patrimonio esistente sul territorio comunale.
La concreta attuazione di questa idea progettuale dipende molto da quelle che sono poi le iniziative dei privati; la disponibilità dell’ Ente è massima per quanto riguarda la fase di sua competenza”.