Ieri il convegno “I BENI CONFISCATI RISCATTO DI UN TERRITORIO”. Incrocio tra conoscenze il segreto per crescere.
1 Maggio 2019
Ieri mattina, nella Sala Consiliare del Comune, si è tenuto il convegno “I BENI CONFISCATI RISCATTO DI UN TERRITORIO”.
L’iniziativa ha posto l’attenzione sul tema dei beni confiscati e del loro riutilizzo sociale e su quanto sia importante far rinascere terreni in passato in mano alla criminalità organizzata.
È stato presentato il progetto che l’Associazione Libera, la Cooperativa Sociale Esperanto, esponenti del mondo universitario, hanno pensato e che metteranno in atto sul terreno confiscato nel nostro Comune; 10 ettari che, da ieri, hanno il nome di Michele Landa, vittima innocente della camorra. In questo terreno, restituito alla collettività, saranno coltivati prodotti ortofrutticoli, pomodori e allevati polli biologici.
Il Sindaco Raffaele Ambrosca ha introdotto i lavori, facendo gli onori di casa e dicendosi inorgoglito da questa manifestazione. “Il Comune di Cancello ed Arnone – spiega il primo cittadino – può definirsi epicentro di una zona che ha avuto dei trascorsi certamente non brillanti dal punto di vista della sofferenza arrecata dalla criminalità organizzata. Cancello ed Arnone possiede 50 ettari di terreno che la magistratura e le forze dell’ordine hanno confiscato alla camorra e poi affidato al Comune, alcuni dei quali già assegnati alle varie associazioni. Per gli altri ettari, 13 per la precisione, abbiamo ritenuto di conferirli con una convenzione a Fondazione CON IL SUD, la quale metterà a disposizione del progetto che riterrà di premiare, 300 mila euro. Progetto essenzialmente di natura agricola sul quale noi riteniamo di incentrare una fase di sviluppo e di occupazione per i nostri giovani. I beni confiscati alla criminalità organizzata costituiscono, in concreto, una risorsa per il territorio, un’opportunità di sviluppo e di crescita civile”.
Al tavolo dei relatori, insieme al Sindaco Ambrosca, presenti l’assessore all’agricoltura e alla sanità Gabriele Di Vuolo, Alessandro Buffardi, Presidente dell’Associazione Effetto Larsen, Fabio Giuliani, esponente regionale di “Libera. Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie”, Giovanni Conzo, Procuratore aggiunto della Repubblica di Benevento, la prof.ssa dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” – Polo delle Scienze e delle Tecnologie, Facoltà di Architettura- Dipartimento di Progettazione Urbana e di Urbanistica Arch. Emma Buondonno, il prof. Antonio Limone, Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno e Sandro Ruotolo, giornalista d’inchiesta anti-mafia, sotto scorta.
Coordinatore dell’evento Gianfranco Nappi, Responsabile progetti strategici Città della Scienza.
“Questi progetti trovo che abbiano un aspetto sia etico che sociale – afferma l’assessore Di Vuolo -. Etico e sociale perché si parte da fondi confiscati alla camorra, poi affidati a cooperative, per trarne dei benefici per la collettività. Produrre ma con rispetto, con ecosostenibilità. Produrre sano e buono”.