L’Ambiente
Il territorio geografico del comune di Coseano si inserisce a ridosso dell’ultima e più occidentale cerchia dell’anfiteatro morenico, in direzione del letto di ghiaie del fiume Tagliamento.
Per buona parte il territorio comunale è attraversato dall’ampia valle del torrente Corno, incisione post-glaciale operata dalle acque di fusione del ghiacciaio tilaventino, al termine dell’ ultimo periodo glaciale detto “wurmiano”, circa 10.000 anni fa. Questa valle è stata incisa nel materasso ghiaioso che caratterizza tutta l’alta pianura friulana ed ha prodotto un terrazzamento sul quale sono posizionati i paesi di Cisterna e Maseriis, da un lato, e Silvella, dall’altro.
Il substrato geologico è quindi caratterizzato da depositi fluvio-glaciali costituiti essenzialmente da ciottoli e ghiaie altamente permeabili, alterati in superficie e costituenti un tipo di suolo denominato “ferretto”, in quanto caratterizzato da una significativa presenza di ossidi di ferro.
La vegetazione seminaturale tipica di questo ambiente geografico sarebbe quella del prato stabile, che gli studiosi definiscono del “magredo evoluto”: va usato il condizionale poiché ampie porzioni del territorio comunale sono state interessate nei decenni passati da interventi di riordino fondiario che hanno profondamente alterato il tessuto del paesaggio agrario storico friulano, comportando la scomparsa di elementi del paesaggio, come i prati e le siepi boscate, e degli animali tipici di questi ambienti. I prati superstiti sono ancora presenti oramai solamente in alcune località: nei pressi di Maseriis, lungo la valle del Corno, ai lati del torrente stesso e sul pendio del terrazzamento più orientale, in direzione del comune di San Vito di Fagagna. Soprattutto intorno a Maseriis toponimi come “Prati della selva”, “Prati di sopra”, “Prati di polenta”,ancora testimoniano di quella che era un tempo la presenza caratterizzante dell’alta pianura friulana. In queste aree le specie erbacee maggiormente diffuse sono la Trebbia maggiore (Chrysopogon grillus) e la Filipendula (Filipendula vulgaris), oltre a numerose specie di orchidee selvatiche ma le varie entità botaniche presenti superano frequentemente il centinaio.
Le formazioni boscate vere e proprie sono ancora presenti soprattutto lungo le sponde del torrente Corno e sono essenzialmente costituite da formazioni miste di Pioppo nero (Populus nigra), Olmo (Ulmus minor) e Robinia (Robinia pseudoacacia) nell’ambiente fluviale e da formazioni maggiormente termofile costituite da Roverella (Quercus pubescens) ed Orniello (Fraxinus ornus) lungo i pendii dei terrazzamenti.
Tali formazioni presentano un sottobosco, a livello arbustivo, ricco di presenze quali Biancospino (Crataegus monogyna), Ligustro (Ligustrum vulgare) , Viburno (Viburnum opulus), Sanguinella (Cornus sanguinea) e Pungitopo (Ruscus aculeatus). Sono altresì presenti in tutta la valle del Corno l’Elleboro (Helleborus odorus) ed il Bucaneve (alanthus nivalis), specie erbacee piuttosto rare al di fuori della zona montana. Alcuni notevoli individui di Farnia (Quercus robur) si possono osservare nelle aree più umide della valle del Corno, all’interno di zone caratterizzate da agricoltura tradizionale.
La fauna locale vede presente un’ampia serie di specie di uccelli nidificanti tipici dei boschi di pianura, quali il Picchio verde e quello rosso, la Poiana, la Ghiandaia, l’Usignolo; nelle aree più aperte si possono osservare la Quaglia, la Starna, la Gazza, la Cornacchia grigia, il Gheppio, oltre all’Airone cenerino e alla Garzetta, nei pressi del torrente Corno. Le presenze faunistiche sono completate dalla Lepre, dal Capriolo, dallo Scoiattolo, dal Tasso, e da altri Mustelidi tipici della zona, come la Faina, la Donnola e la Puzzola. (A cura del personale della Stazione Forestale di Coseano)