Esplora contenuti correlati

Ferentino in Fiaba 23 agosto ore 21.15 Piazza Mazzini. PINOCCHIO

23 Agosto 2017

TIEFFEU – TEATRO FIGURA Perugia presenta PINOCCHIO

Spettacolo per attori e figure  di Mario Mirabassi  con:Claudio Massimo Paternò, Nicola di Filippo,  Greta Oldoni Costumi: Lorenza Menigatti Figure: Ada e Mario Mirabassi;  Scenografia e Regia: Mario Mirabassi

Pinocchio è un omaggio alla figura del burattinaio per eccellenza: Mangiafuoco, che riscattato dal ruolo di “cattivo” a cui siamo abituati, diventa il narratore nostalgico di una propria storia del famoso burattino. Mangiafuoco, dopo il fatidico incontro con Pinocchio, entra in crisi di identità … non possiede più la vita delle figure, venendogli negata la funzione di “creatore” e “animatore”… Pinocchio vive di vita propria. L’impedimento di questo ruolo gli fa scoprire i suoi limiti “umani” ma allo stesso tempo scatena nel suo animo sentimenti di rispetto e ammirazione. Quel piccolo essere di legno lo ha fatto emozionare con le sue strabilianti avventure alla ricerca del padre perduto. Una storia commovente ed appassionante capace di sciogliere i cuori di pietra. E allora … Un giorno mentre “la Premiata Marionettistica Mangiafuoco” bivacca in prossimità di un villaggio, dove rappresenterà il suo solito spettacolo sulla tradizione, Mangiafuoco decide di buttarsi nell’avventura di allestire uno spettacolo sulla storia di Pinocchio. Lui, la sua storia la conosce bene perché l’ha appresa direttamente dalla viva voce del burattino parlante. Ora si tratta solo di tirare fuori dai bauli i materiali di scena ed iniziare le prove. ….Tutto inizia dal noto starnuto e dalla costruzione della marionetta Pinocchio,  un’altra… che lui guiderà nella ricostruzione delle vicende di cui è protagonista.

Lo spettacolo di teatro nel teatro, dove su piani paralleli, tra il metateatro e l’apertura di finestre della memoria, dove appare la vera storia di Pinocchio. Nella scena si combinano così due momenti: il presente della costruzione scenica condotta dagli attori nel ruolo di aiutanti del maestro burattinaio, impersonificato da una grande figura animata posta al centro della scena e il passato appartenente alla storia conosciuta, che si dipana in uno spazio scenico mutevole. Gli attori e le figure ci accompagnano nei luoghi tipici: il teatro di Mangiafuoco, il paese dei balocchi, il campo dei miracoli e il mare dove alla fine appare il grande pesce. La storia così scorre delicatamente in un contesto magico e ricco di colpi di scena.  La versione attuale  è un riallestimento di una produzione del 1996 che ebbe un notevole successo di pubblico. Per questa nuova versione sono stati ricostruiti gran parte dei materiali ed è stata ridefinita la drammaturgia e la regia.

TIEFFEU, Teatro Figura Umbro, nasce ventisei anni fa come centro professionale stabile di produzione, promozione e ricerca. E’ riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività culturali.Si costituisce come associazione nel settore del teatro di figura ad opera di Mario Mirabassi. Fin dal suo nascere rappresenta un punto di riferimento nazionale ed internazionale per il TEATRO DI FIGURA. La sua storia ha inizio molto prima, nel 1976 con la costituzione di un primo nucleo di compagnia teatrale che raccoglie l’eredità di alcune esperienze italiane di tradizione, ma soprattutto continua il lavoro di un maestro polacco vissuto per molti anni a Perugia, Roman Ukleja. I suoi primi atti e le sue prime produzioni teatrali, sono realizzate in coproduzione o in collaborazione  con la coop Atmo e con la Fonte Maggiore. Il teatro di figura è una scelta di genere che distingue questo centro da altri riconosciuti come “teatro per ragazzi”, questa precisa scelta artistica apre a Perugia e nel centro Italia un polo nazionale con delle interessanti prospettive, più che sul versante del mantenimento della tradizione (non molto presente nel centro Italia, se non per le influenze di regioni limitrofe) sul terreno della continuità nel rinnovamento; i molti contatti internazionali influenzano non solo  questa scelta stilistica e rafforzano la specificità del “genere”, ma anche condizionano l’organizzazione produttiva del centro.