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Chiesa di S. Lucia

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Sicuramente la più antica, VI sec. collocata sopra l’Oratorio di S. Biagio, nel contesto delle strutture termali dell’antico Mitreo di Flavia Domitilla, moglie di Vespasiano e madre di Tito e Domiziano. La chiesa di Santa Lucia è situata nella zona dove, in epoca imperiale romana, si aprivano le grandi sale con pavimenti a mosaico delle famose terme dedicate all’imperatrice Flavia Domitilla, oriunda di Ferentino, moglie di Vespasiano e madre di Tito e Domiziano. I suoi elementi architettonici interni ed esterni di arte romanica la fanno classificare secondo tra le chiese cittadine in ordine di tempo, dopo la Cattedrale (sec. IX-X). Consta di una navata principale con abside terminale, coronata da archetti rotondi, e di una secondaria laterale destra. Interessanti elementi ornamentali e resti di capitelli connessi a una parete ci danno un’idea abbastanza esatta di tutta quella che fu l’intonazione della chiesa primitiva. La chiesa si divide in due parti. Quella inferiore, la Cripta, dedicata al vescovo e martire armeno San Biagio, era il luogo dove agli albori dei Cristianesimo i fedeli ferentinati si riunivano in preghiera; due colonne circolari disadorne, sormontate da semplici capitelli quadrangolari, sostengono le piccole volte a crociera. Nella cripta ci sono i resti della statua di San Biagio e un affresco raffigurante Sant’Ambrogio. Quella superiore, dedicata a Santa Lucia, martire siracusana, è formata da una navata principale con abside ben visibile nella parte esterna, perché coperta da un tettuccio a coppi e coronata da archetti decorativi. Un’altra navata secondaria, a destra della principale, fu aggiunta in un secondo momento; ha grandi pilastri di sostegno sormontati da ampie arcate a tutto sesto.