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Chiesa di San Valentino

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Torre e Abside di San Valentino sono quanto rimane dell’antica chiesa romanica, la cui facciata venne abbattuta nel 1844. Detta chiesa è menzionata per la prima volta in un documento dei 1061 che ne sancisce l’appartenenza all’Abbazia di Montecassino. Dal portale della chiesa inferiore, dedicata ai Santi Filippo e Giacomo, sovrastato da tre archi concentrici e inquadrato fra due monofore, si eleva una poderosa abside, poggiante su mensole finemente lavorate e in gran parte pensili. Per la sua arditezza e raffinatezza di costruzione, è considerata come uno dei capolavori delle pur brave maestranze locali, che facevano capo alle tante botteghe di arti e mestieri del medioevo. La chiesa di San Valentino, insieme con quella di San Francesco, figura nell’elenco dei beni dell’abbazia di Montecassino, riportata per questo sulla porta di bronzo della grande Basilica, fatta fondere a Costantinopoli. Il Campanile, opera di costruttori laziali dell’epoca, è in stile gotico e s’ispira a quello della chiesa Cattedrale. Sulla sommità sono poste due campane: una del 1236, e l’altra del 1258. Esso fu ricostruito dopo il bombardamento dell’ultima guerra. L’ORATORIO DEI SANTI FILIPPO E GIACOMO, che costituisce, verso oriente, l’abside della chiesa e che risponde a Via Consolare, è menzionato dai documenti come chiesa Indipendente dalla chiesa superiore. Detto ORATORIO non è da considerarsi cripta di S. Valentino.