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Manifesto BAI – BORGHI AUTENTICI D’ITALIA

3 Gennaio 2016

Il Consiglio Comunale di Montesegale ha approvato in data 17 dicembre il Manifesto Borghi Autentici d’Italia.

Nel Consiglio Comunale del 17 dicembre 2015 è stato illustrato il percorso che l’amministrazione di Montesegale ha intrapreso con l’Associazione Borghi Autentici : l’obiettivo che il Comune porta avanti con BAI- Borghi Autentici d’Italia è impegnarsi in un lavoro rete per migliorare la qualità della vita della comunità locale attraverso azioni incentrate sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Le linee guida dettate dal Manifesto sono incentrate soprattutto su temi di grande attualità quali la tutela dell’ambiente, la riqualificazione dei centri storici e la valorizzazione e promozione dei territori come destinazioni di viaggi responsabili basati sulle piccole esperienze quotidiane che fanno risaltare l’identità locale e le bellezze autentiche dei borghi.

Il Manifesto dei Borghi Autentici è lo strumento fondamentale dell’Associazione che conta più di 250 Comuni in tutta Italia: è qui che si ritrovano le linee strategiche che sono la base dei percorsi e delle azioni che la Rete BAI- Borghi Autentici d’Italia si propone di realizzare concretamente per contribuire allo sviluppo socio-economico dei territori coinvolti e per migliorare la qualità della vita delle comunità locali.

Il Manifesto BAI ed. 2015 nasce in seguito a un percorso di aggiornamento che ha coinvolto amministrazioni e comunità locali: è fondamentale infatti che questo documento sappia rispecchiare la situazione dei territori e le esigenze di chi li abita, che abbia insomma uno sguardo lucido sulla vita e sulle necessità dei cittadini. Proprio per questo si è reso necessario un suo aggiornamento, per adeguarne i contenuti e le prospettive, rivedendone i temi, le priorità e le possibili linee di concreta attuazione.

Il nuovo Manifesto apre con un incipit che indica chiaramente il significato del lavoro dell’Associazione: impegnarsi per un futuro di qualità, sostenibile e innovativo. Si parte dalla constatazione che l’Italia è in crisi, situazione percepita dai suoi cittadini e dall’opinione pubblica internazionale. Nonostante questo dato evidente, sta crescendo il desiderio di cambiare, di impegnarsi in un futuro nuovo, sostenibile e di qualità. In questo impegno sarà fondamentale che l’integrazione europea abbia una spinta, riducendo la cultura economico-finanziaria e allargando quella sociale, migliorando la partecipazione dei cittadini. I territori e le aree interne italiane sono e vogliono essere sempre di più protagonisti della ripartenza e della crescita.

Da questa prospettiva il Manifesto avvia la sua riflessione su quanto si può e si deve fare per uscire dalla crisi con un atteggiamento propositivo, puntando sulla qualità della vita e sui percorsi di crescita sostenibili: “L’Italia, tuttavia, ce la può fare. È semplicemente necessario che venga messa nelle condizioni di poter fare l’Italia: ovvero essere l’Italia delle capacità, della cultura, dell’ospitalità, dell’accoglienza, del rispetto delle diversità; quell’Italia che è così diffusa nelle comunità dei piccoli e medi Comuni”.

In Italia ci sono oltre 5800 Comuni con meno di 5000 abitanti. Sono realtà abitate da comunità propositive, con profonde radici nel territorio. Nei prossimi anni la classe dirigente nazionale e regionale dovrà essere in grado di riformare la dimensione locale dell’economia e del welfare, e i Comuni potranno crescere più della media del PIL nazionale. Le comunità locali hanno numerosi vantaggi competitivi: patrimonio storico-culturale, paesaggio, prodotti tipici, coesione sociale e qualità della vita, creatività, capacità produttive, presidio del territorio e tutela delle risorse.

Il centro della nostra riflessione e del nostro impegno è proprio quello delle comunità sostenibili e responsabili, per generare un progetto complessivo che concorra a creare una società capace di farci uscire dalla crisi diversi e migliori. Si tratta di una sfida culturale che ha come orizzonte l’apertura, la comunicazione, la responsabilità, la biodiversità e tutto ciò che contrasta l’esclusione e la chiusura: a partire dalle linee guida del Manifesto per arrivare alle azioni concrete realizzate nei e con i territori, questa è la direzione di Borghi Autentici.