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Pioltello (MI) – Autotrasportatori si accordano e simulano una rapina

19 Novembre 2015

Alle prime luci dell’alba, i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Milano hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Milano, nei confronti di tre autotrasportatori, due italiani, di 61 e 41 anni e di un incensurato albanese 33enne, per concorso in furto aggravato e simulazione di reato. Il 2 di gennaio, l’albanese aveva raccontato ai Carabinieri della Compagnia di Cassano d’Adda di essere stato fermato ed aggredito, alcune ore prima, da due sconosciuti armati di pistola e travisati che lo avevano costretto a consegnare il rimorchio su cui stava trasportando apparecchi e materiale informatico il cui valore superava gli 800 mila euro. La “vittima” aveva concluso il suo confuso racconto riferendo di essere stato bloccato a Pioltello, a bordo della sua motrice, e condotto a Novegro, dove i “malfattori” lo avevano abbandonato dopo averlo immobilizzato. Il racconto non aveva convinto i Carabinieri che nell’approfondire gli accertamenti apprendevano dalla Polizia Stradale di Milano la notizia che nella stessa giornata del 2 gennaio era stato arrestato, per rapina, un altro autotrasportatore che, a bordo di un’altra motrice, trainava il rimorchio “rubato” all’albanese. Le indagini condotte dai militari dal Nucleo Investigativo, quindi, hanno consentito di svelare il progetto criminoso degli odierni arrestati nella cui disponibilità, inoltre, sono stati rinvenuti e sequestrati 4 bancali di medicinali e 5 di indumenti, di cui al momento non è stata giustificata la provenienza, nonché 3 jammer, utilizzati per disturbare le frequenze dei sistemi anti-furto gps piazzati sui veicoli adibiti al trasporto delle merci. Sono in corso i necessari approfondimenti investigativi in ordine alla refurtiva rinvenuta e su una serie di rapine a t.i.r. verificatesi in provincia.